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C’E’ POSTO PER TE

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
05/09/2024
in EDITORIALI
C’E’ POSTO PER TE
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TE LO LEGGO IO

Certi casi smentiscono che si sia propensi a scegliere persone a propria immagine e somiglianza. Ma forse ci si basa solo sulla esteriorità dei soggetti in gioco, che la natura potrebbe aver plasmato in maniera difforme e talvolta distanti per foggia e dimensioni.
Ma le affinità non di rado sono caratteriali o si nascondono nelle pieghe delle ambizioni, dei retropensieri, delle intenzioni più recondite, della capacità di calpestare etica e morale, dell’abilità di tradire qualunque individuo o organizzazione.
Si può essere uguali anche quando la statura fisica mette in evidenza differenze circensi o se il cuoio capelluto mostra disequilibri nella distribuzione della chioma tra i due interessati.
Eppure in tanti contesti scatta la molla del feeling inaspettato, capace di stupire chi è intorno anche quando è vaccinato dal vedere in certe carriere abnormità che gridano vendetta al cospetto di Dio.
La cronaca – purtroppo anche internazionale – sta occupandosi di un caso che strappa un personaggio dalle sequenze di “Shreck” e materializza un moderno Lord Farquaad che – finita Fiona in sposa all’orco – ama farsi ritrarre con una “fatalona” cui promette e poi smentisce il fatidico “tutto questo un giorno sarà tuo”…
Mel Brooks ne saprebbe trarre impietoso spunto, ma purtroppo nei titoli di coda (che chissà quando arriveranno…) nessuno potrebbe inserire la consueta dicitura “Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale” nonostante l’esagerazione apocalittica dei dettagli che continuano a sbigottire gli italiani.
Il candidato al Premio Oscar quale “miglior attore protagonista” poco alla volta snocciola nuove versioni della trama, non disdegnando anche una eventuale “miglior sceneggiatura”.
La narrazione evoca “Il Settimo Sigillo” di Ingmar Bergman: il consigliere “Innominato” – non di manzoniana memoria, ma solo di mancata nomina – sfida la morte cercando di stupire con una sequenza di mosse studiate a lungo, ponderate in modo maniacale, attuate con precisione millimetrica.
Ogni documento, ogni immagine, ogni audio sembrano dare scacco matto, ma il divenuto avversario riesce a schivare i colpi con una agilità difficile da immaginarsi a prima vista.
I rapporti di collaborazione nascono dal riconoscimento della necessità di avvalersi di un soggetto esterno in possesso di superlativi requisiti mancanti nella pur affollatissima popolazione di una determinata organizzazione. Non è facile individuare il possessore di straordinari talenti e, quando lo si trova, l’innamoramento professionale finisce con il prevalere dei sentimenti.
La commozione a quel punto prende il sopravvento e la macchina da presa sembra inquadrare l’autovettura dei nazisti dell’Illinois che – nei “Blues Brothers” – precipita nel vuoto.
La confessione di un amore inconfessabile lascia tutti sorpresi. Sembra liberatoria. Ma non lo è, perché gli occhi lucidi si asciugano in fretta ma la rabbia dei cittadini – quei pochi che si rendono conto che non è una telenovela – non ha la stessa velocità di assorbimento.
E’ affranta persino Maria De Filippi, mortificata nel veder superate per pathos e intrigo le sue migliori puntate di “C’è posta per te”.
Tra le mura domestiche, invece, molti coniugi hanno pensato di approfittarne, comprendendo che era il momento per dichiarare relazioni parallele ormai sdoganate da VIP istituzionali nel vortice di un Paese dissoluto e senza ritorno.
In tante case – sotto la spinta del fedifrago personaggio di questa scadente commedia all’italiana – si è sentito sussurrare “anche se non sono così importante, pure io non ti lascerò mai”.
Il pubblico si aspetta un tuonare di padelle e piatti infranti e il fruscio di carte bollate mentre cala il sipario, ma si sbaglia perché la realtà supera sempre la fantasia.
In attesa di un imperdibile secondo episodio ci si accorge che vanno di moda le “serie”, non le persone serie.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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