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LE RISPOSTE DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE CI FARANNO RIMPIANGERE I MOTORI DI RICERCA

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
05/07/2024
in EDITORIALI
LE RISPOSTE DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE CI FARANNO RIMPIANGERE I MOTORI DI RICERCA
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TE LO LEGGO IO

L’entusiasmo non può (o non dovrebbe) disinnescare il buon senso. Eppure capita, e con sempre maggiore frequenza.

L’inebetito torpore di chi si ubriaca di ChatGPT e altre soluzioni simili non consente una lucida valutazione di quel che sta accadendo. Lo stato di paradisiaca ebbrezza causato dalle rapide risposte fornite sui più disparati temi ha fatto progressivamente perdere la minima coscienza che avrebbe indotto a premere un immaginario “tasto pausa” e a cercare di capire cosa stia realmente succedendo.

Prendiamo atto che la cosiddetta AI è comodissima. Al contempo, però, ci si chieda se quel che ci viene somministrato è attendibile, ha concreto fondamento, corrisponde a quel che ci serve davvero, non ha controindicazioni di sorta.

Certe piattaforme riescono a redigere documenti che sembrano fare al caso nostro, evitando i necessari approfondimenti e la stesura di un testo che in questo modo viene scodellato apparentemente secondo le nostre aspettative. Apparentemente. Ripeto apparentemente.

L’elaborato che viene prodotto soddisfa le esigenze dei pigri e degli analfabeti, categorie ampiamente popolate a qualunque livello delle organizzazioni pubbliche e private. Chi vuole fare in fretta ha trovato la sua cornucopia e poco importa se il prodotto è intrinsecamente fallato. Quel che conta è l’illusoria completezza del documento ottenuto e la scorrevolezza del testo, a prescindere da quel che è scritto che il committente non è per sua natura in grado di valutare. Per la valutazione, infatti, occorre una competenza che – se disponibile – non imporrebbe l’umiliazione di farsi scrivere qualcosa da una macchina.

Chi nel tempo ha avuto necessità di “sapere di più” su qualsivoglia tema si è trovato dinanzi a due possibilità: andare in biblioteca oppure sfruttare – da Altavista a Google – i motori di ricerca di immediata consultazione online.

Quest’ultima via ha rappresentato per anni il più efficace ed economico sistema per rintracciare quel che poteva servire ed ottenere gli “ingredienti” per “cucinare” quanto di interesse.

Il ChatGPT di turno somiglia molto ai cuochi che sono gelosi delle loro ricette e non hanno piacere che si sappia come hanno confezionato il “piatto” che tanto ingolosisce l’avventore. Lo “chef digitale” non ne vuole parlare perché quelle cose potrebbero essere state sottratte a chi era titolare del relativo diritto d’autore, oppure sono state suggerite da chi ha interesse a veicolare determinate informazioni, o ancora provengono da contenitori privi di alcuna credibilità… Quel che viene servito potrebbe tradursi in una polpetta avvelenata o semplicemente indigesta, ma ci si rifiuta di immaginare un simile rischio.

Anche il motore di ricerca riesce a propinare esche mortali non sempre etichettate dalla fatidica espressione “sponsorizzato” che identifica i link in primissima posizione non per valenza o attendibilità ma per il corrispettivo pagato dall’inserzionista. In ogni caso, però, è l’utente a scegliere cosa andare a leggere e cosa adoperare per i suoi scopi. Dinanzi a centinaia di possibili fonti da cui estrarre quel che serve, l’utilizzatore può individuare cosa corrisponde all’obiettivo che intende perseguire e può effettuare tutte le verifiche per evitare bufale e fandonie.

Le prospettive non sono rosee. Chi ha in mano i motori di ricerca sta corredando i propri portali di funzionalità guidate che riducono l’autonomia dell’utente e che incrementano la spinta verso risultati preconfezionati…

Mala tempora currunt.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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