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KHAMENEI COME FIORELLO? UNO SHOW PIU’ CHE UN ATTACCO?

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
15/04/2024
in EDITORIALI
KHAMENEI COME FIORELLO? UNO SHOW PIU’ CHE UN ATTACCO?
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TE LO LEGGO IO

L’assalto di droni e missili da parte dell’Iran non possiamo certo annoverarlo tra le memorabili operazioni di guerra. O forse lo metteremo nel mucchio delle performance coreografiche belliche in cui abbiamo già archiviato i 60 chilometri di coda di veicoli militari partiti dalla Russia alla volta di Kiev.

Il bilancio delle vittime, fortunatamente, è stato meno significativo di quello della notte di Capodanno nei vicoli di Napoli, con l’unica differenza che in questo caso era la stessa popolazione ad animare i “combattimenti”.

Quasi si assistesse ad una rievocazione della stella cometa, i cieli notturni di Israele e della Cisgiordania occupata sono stati illuminati dall’incrocio di missili, droni e contraerea.

Quello che è stato il primo attacco in assoluto della Repubblica Islamica ad Israele si è tradotto con l’abbattimento dell’oltre 99 per cento di quel che doveva giungere a bersaglio, dando l’impressione che ci fosse la nitida determinazione di dar luogo ad uno show caleidoscopico senza ritrovarsi con il rimorso di aver ucciso degli innocenti.

La collaborazione degli americani – le cui basi in Medio Oriente non mancano – è stata importante nel contrasto a questa aggressione per via aerea, quasi a dire che Israele non deve reagire perché ci sono amici pronti ad occuparsi di certe fastidiose banalità. Il resto è opera del mitologico sistema di difesa “Iron Dome” che rappresenta il più resistente ombrello per respingere quel che potrebbe arrivare dal cielo.

Il preavviso di ore e la lentezza dei droni hanno dato tutto il tempo di organizzare le contromisure. Chi davvero vuol fare danni e seminare il terrore gioca la tradizionale carta del “fattore sorpresa” e non “spoilera” (come dicono i giovani) intenzioni e obiettivi.

Per nostra fortuna la temutissima guerra catastrofica si è tradotta in un fantasmagorico spettacolo pirotecnico in cui – simbolicamente – i “botti” venivano lanciati direttamente dall’Iran e non da balconi e terrazze a poca distanza.

Considerando “doveroso” dar luogo ad una reazione violenta per vendicare gli attacchi al consolato iraniano di Damasco, Ali Khamenei ha accontentato la propria gente dimostrando di esser pronto a bombardare il nemico e ha lasciato intendere al mondo intero di non avere realmente intenzione di scatenare un conflitto planetario.

L’abbaiare senza mordere era già stato collaudato quattro anni fa in occasione dell’assassinio del generale Qassem Soleimani, il Rambo iraniano eliminato dagli USA con una operazione “chirurgica”. Anche allora il “facite ammuina” costituì la cornice organizzativa…

La coscienza che l’Iran nel suo arsenale non abbia solo “tric-trac” e droni a pedali ma possa disporre di ordigni nucleari, ci tiene ovviamente in allerta e non ci autorizza ad abbassare la guardia.

Contestualmente, però, va considerata la sensibilità economica e finanziaria di quel Paese, che – bastonato dalle sanzioni di Trump – è certo disponibile a “trattative” che di militare hanno poco.

A volte la “moneta” può modificare il futuro più delle bombe atomiche.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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