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IL SINDACO INAUGURA IL “PARCHEGGIO DI SCAMBIO” MA NON SI ACCORGE CHE È IN FASCIA VERDE

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
12/03/2024
in EDITORIALI
IL SINDACO INAUGURA IL “PARCHEGGIO DI SCAMBIO” MA NON SI ACCORGE CHE È IN FASCIA VERDE
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TE LO LEGGO IO

Dopo i divieti, la beffa. Perché un po’ di sano umorismo non guasta e non è vero che la classe politica è priva di una così rasserenante dote.

Le limitazioni alla circolazione dei veicoli maggiormente inquinanti sono azioni di grande responsabilità. Il mettere a disposizione “parcheggi di scambio” (non quelli in cui le coppie si incontrano per fraternizzare inguinalmente) è fondamentale per consentire a chi non ha un veicolo abbastanza ecologico di raggiungere la metropolitana o la fermata dell’autobus e poi il posto di lavoro utilizzando i mezzi di trasporto pubblico per il tratto restante.

A Roma la “fascia verde” (cioè la parte di città che è ZTL ma non impone il pagamento di un pedaggio per il transito) è stata estesa fino a includere i prati di Saxa Rubra, dove pascolano e invadono la carreggiata bucolici greggi di pecore. Forse è stato semplicemente frainteso il nome del programma televisivo “Linea Verde” prodotto proprio dalla RAI che in quella zona ha il suo Centro di Produzione, ma in altre parti della città non sono mancate piccole smagliature nella definizione dei confini delle aree da escludere dalla circolazione indiscriminata.

La simpatia del Primo Cittadino si è rivelata scoppiettante nella mattinata di ieri dopo l’operosa attività di ripristino urbano nell’area sovrastante la Metro B1 che – dimenticata per anni in balia di energici consumatori di bombolette di vernice – ha fatto scoprire la presenza del termine “decoro” anche nella Capitale.

L’inaugurazione del parcheggio multipiano ha evocato le pellicole dell’Istituto LUCE e ha permesso di scoprire che ancor prima del taglio del nastro qualcuno era già riuscito ad occupare ordinatamente alcuni “stalli” posizionati nei sotterranei della struttura.

Le ipotesi sulla presenza di tali veicoli si sono subito accatastate. I numeri di targa hanno immediatamente fatto escludere si trattasse di reperti trovati durante gli scavi. Qualcuno ha pensato fossero le auto di Gualtieri e dei suoi collaboratori fatte passare sollevando temporaneamente la fettuccia di stoffa da recidere con solennità. Qualcun altro ha ricordato le messinscena prebelliche che enfatizzavano l’italica potenza militare in prossimità temporale alla “festosa escursione” del secondo conflitto mondiale.

Le cerimonie, si sa, sono fatte così e guai a sbirciare nel backstage. Ma a parte le bande tricolore e il codazzo di pretoriani comunali, quel che rimane avvolto nel mistero è il “come” possa un automobilista con vettura “euro-troppopoco” sfruttare l’infrastruttura che il Sindaco ha dichiarato strategica e che il suo “Generalissimo” Patanè (assessore alla mobilità) ha sottolineato essere fondamentale per i pendolari.

Chi abita nella zona, che ha visto entrare in funzione un parcheggio ultimato soltanto una dozzina d’anni di anni fa, teme adesso l’installazione di catapulte su viale Jonio e su via dei Prati Fiscali, linea di frontiera della percorribilità da parte dei veicoli più inquinanti.

La cittadinanza si augura che gli impianti per lanciare nel parcheggio di scambio tali automobili vengano realizzati nel rispetto delle norme di sicurezza e calibrati per far piombare le vetture precisamente sulla rampa di accesso di via Martana. Il rischio di trovarsi un’utilitaria sul balcone o direttamente incastrata nella finestra della cucina è considerato non trascurabile.

Non è dato sapere se anche i privati (magari forme consortili di gruppi di pendolari) potranno aprire imprese operanti nel settore, così come è oscura la dinamica con cui tali vetture potranno essere riutilizzate per tornare a casa senza incappare in sanzioni per aver viaggiato per circa 500 metri in area off-limits.

C’è chi non esclude un coinvolgimento di circoli sportivi di pesistica e body-building con allenamenti gratuiti per chi voglia caricare sulla propria schiena autovetture e motoveicoli che hanno una certa età…

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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