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SE “AIUTIAMOLI A CASA LORO” NON FUNZIONA, NON E’ COLPA NOSTRA

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
30/01/2024
in EDITORIALI
SE “AIUTIAMOLI A CASA LORO” NON FUNZIONA, NON E’ COLPA NOSTRA
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TE LO LEGGO IO

L’opposizione urla al Governo che il “Piano Mattei” è soltanto “una messa in scena”.

Il Premier (guai a dire “la premier”) da parte sua, alla presenza dei convenuti, dichiara testualmente che – come si legge ad esempio su Il Tempo – “Grazie alla vostra numerosa e qualificata presenza, che dimostra l’interesse per la posizione italiana, possiamo dire che è stato un successo, una scommessa vinta”.

Va detto che nell’Aula di Palazzo Madama al vertice “Italia-Africa” (che molti leghisti hanno creduto fosse un incontro sulle autonomie regionali e sulle problematiche del Sud), oggettivamente di gente ce n’era.

Se la “numerosa e qualificata presenza” è indice di ottima riuscita del Piano (e non della semplice convocazione a sentire i buoni propositi), direi che si può serenamente parlare di trionfo epocale. Ne sanno qualcosa tutti quelli che cercano di organizzare una pizza con amici e colleghi e collezionano ogni volta una marea di defezioni anche da parte delle persone cui sono maggiormente legate.

Qualche “lingua grama” ha puntato il dito contro l’inossidabile refrain che tramuta in irrefrenabile generosità il profondo senso di fastidio al veder approdare disperati sui nostri litorali, straccioni che vanno a turbare fra l’altro l’operosità dei balneari già stremati dal pressing comunitario. Secondo alcuni il misericordioso “Aiutiamoli a casa loro” è solo uno slogan che non si è mai tradotto in pratica…

Se, ad onor del vero, in questi anni non si sono visti grandi risultati in quella direzione, varrebbe la pena esaminare con giusta terzietà la situazione, individuando le cause del mancato perseguimento di un così nobile obiettivo.

Per “aiutarli a casa loro” bisogna che i destinatari dell’opera umanitaria abbiano una casa e questo non sempre  è il presupposto di partenza. In secondo luogo, ammesso che una abitazione sia disponibile, va detto che mai nessuno ne ha comunicato l’indirizzo ai politici che non vedevano l’ora di giungere sul posto e fare qualcosa di buono…

Purtroppo il discorso è troppo serio per continuare a giocare con espressioni sarcastiche che cadono nel vuoto.

La parola “migranti” forse non ha consentito a tutti di capire che si tratta di sventurati che non hanno una casa e spesso nemmeno un territorio in cui vivere senza essere perseguitati o sterminati magari con armi e mine antiuomo di fabbricazione italiana.

Lungo gli oleodotti si facciano correre condotte d’acqua da alimentare con pozzi che arrivano alle viscere della terra. Si cominci a vincere la sete e si dia modo di irrigare campi per sconfiggere la fame… Vengano avviate campagne vaccinali non solo per arricchire l’industria farmaceutica e si aprano ospedali. Sorgano scuole perché i bambini di laggiù abbiano diritto anche loro ad esser bambini e di crescere lontani dall’abbandono.

Anche se non è facile, si pensi ad una solidarietà che costa cara e non dà profitti.

 

 

 

 

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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