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LA LEGGE-ANTI-INFLUENCER DA’ IL PESO DELLA SITUAZIONE

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
26/01/2024
in EDITORIALI
LA LEGGE-ANTI-INFLUENCER DA’ IL PESO DELLA SITUAZIONE
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TE LO LEGGO IO

Abbiamo l’acqua alla gola, e speriamo sia acqua. C’è gente che non arriva alla metà del mese (ah, i bei tempi in cui si faticava a raggiungerne la fine…). La sanità pubblica è a pezzi. L’istruzione ha toccato il fondo…

Potremmo continuare l’inutile giaculatoria di luoghi comuni, ma è impossibile confrontarsi con ben più eloquenti calami come quello del Generale Vannacci, idolatrato dai più e prossimo a rappresentarci nel Parlamento Europeo.

A mutuare Ennio Flaiano, la situazione è grave, ma non è seria. Lo conferma l’incessante strombazzare di proclami che evocano le stridule voci che si levano dagli altoparlanti sul tettuccio del furgone e che avvisano chi è nei paraggi che “è arrivato l’arrotino…”.

L’audace crociata contro le “celebrità” dei social network identifica in maniera nitida la caratura dell’odierno management istituzionale e comprova la totale assenza di altri problemi erroneamente percepiti ogni giorno dai comuni cittadini. Se abbiamo il tempo di legiferare su chi sfrutta la propria fama su Internet per pubblicizzare prodotti o servizi nell’ambito della rispettiva serrata catechesi virtuale, è segno inconfondibile che non ci sono altre urgenze.

La cosa ci rassicura, anche se è legittimo domandarsi perché ci si ostini ad avere una percezione della quotidianità difforme da quella suggerita da chi governa il Paese.

Sia chiaro. E’ sacrosanto perseguire chi abusa della credulità pubblica, ma sorprende che il legislatore non si sia accorto che certe bricconate – compiute con artifizi e raggiri – siano già da tempo previste dal codice penale…

Indubbiamente in un momento di crisi, pardon, in una fase delicata della crescita dell’Italia il quisque de populo (prossimo a recarsi alle urne) saprà apprezzare il fatto che anche i VIP online non sfuggono all’inflessibilità che oggi è caposaldo ineludibile.

Sanzioni e pugno di ferro prendono il posto di un processo di educazione e sensibilizzazione da fare a scuola e forse anche in maniera più indiscriminata a vantaggio dell’intera collettività. Probabilmente sarebbe stato un errore spiegare ai connazionali la necessità di “farsi furbi”, smettendola di farsi abbindolare da chi ostenta ricchezza, indirizza a determinati consumi, regala sogni irrealizzabili, fa credere che una certa merce sia l’ascensore sociale o – come con i pandori – faccia sentire tutti “più buoni”…

I maligni si lasciano trascinare dai soliti cattivi pensieri. A loro dire, la ratio della norma di prossima applicazione è una sostanziale invidia. Raccontare cose “quasi vere” o “non proprio quelle” è un privilegio esclusivo di chi si candida in una qualunque consultazione nazionale o europea.

Gli “influencer” rappresentano una pericolosa concorrenza per la classe politica. La pubblicità ingannevole è cosa per pochi. Per pochi eletti.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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