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NELLA NUOVA TRUFFA VIA POSTEPAY LA VITTIMA VA DI PERSONA ALL’UFFICIO POSTALE…

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
26/09/2023
in EDITORIALI
NELLA NUOVA TRUFFA VIA POSTEPAY LA VITTIMA VA DI PERSONA ALL’UFFICIO POSTALE…
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TE LO LEGGO IO

Chapeau! Dinanzi alla fantasiosa bravura di certi criminali viene spontaneo applaudire l’avversario. E’ un certo imprinting sportivo a imporre di riconoscere la pericolosissima creatività di alcuni banditi e a costringere ad allertare la povera gente destinata a farsi turlupinare.

Dopo anni di tradizionale phishing e dinamiche simili, arriva un nuovo sistema capace di far uscire le vittime di casa, correre all’Ufficio Postale e fare fisicamente allo sportello le operazioni di trasferimento di denaro ai malfattori.

Non parliamo di ipotesi bizzarre, ma di concrete traversie – come le uova – “fresche di giornata” che è fondamentale pubblicizzare per evitare che tocchino in sorte a qualcuno.

Le organizzazioni a delinquere amano fare “pesca a strascico” e la fortuna purtroppo premia spesso chi con avida pazienza avvia una infinita raffica di tentativi casuali.

Il bandito chiama numeri telefonici mobili senza conoscere chi sia il destinatario e non appena il malcapitato risponde scatta la trappola. Evitando i convenevoli, con tono distaccato e al contempo assertivo l’abile birbone esordisce con frasi del tipo “Buona giornata, è il Servizio Antifrode di Poste Italiane. La preghiamo di prestare la massima attenzione a quanto le stiamo per comunicare. Il suo conto Banco Posta è in pericolo e deve seguire in maniera rapida e precisa le nostre istruzioni per scongiurare conseguenze terribili”.

Due le possibilità. Il potenziale bersaglio non ha nessuna relazione finanziaria con Poste e quindi la telefonata e il corrispondente conato truffaldino si chiudono sul nascere. Se invece chi riceve la chiamata ha una carta o un conto proprio con quella realtà, la strada è in discesa. Tramortito dalla premessa del misterioso operatore, chi pensa di essere in pericolo non bada al fatto di non essere stato chiamato per nome o di non aver sentito riferimenti o sigle correlati alla sua posizione bancaria, ma si affretta a domandare come risolvere il problema.

Il tono del camaleontico furbetto si fa rassicurante. “Non si preoccupi, segua le mie istruzioni e metteremo in salvo i suoi risparmi”. Il malcapitato è preso all’amo e piano piano il mulinello riavvolge il filo: il risparmiatore capisce di essere in buone mani e quindi decide di attenersi alle disposizioni che gli vengono impartite.

Il povero disgraziato (che sarà ancor più povero alla fine dell’avventura) viene invitato a recarsi personalmente all’Ufficio Postale per trasferire le sue somme mediante una ricarica di una carta PostePay che gli viene indicata come sicura e affidabile. Tale movimento di denaro lo salverebbe dai ladri e persino dai dipendenti infedeli che si anniderebbero anche alle Poste, ma è fondamentale procedere con la massima urgenza.

Il tizio si precipita fuori casa e, mentre è ancora per strada, riceve un’altra telefonata da una sedicente agente della Polizia Postale che – fatto presente di conoscere la situazione e l’operazione che andrà ad eseguire – lo informa di indagini in corso proprio sull’Ufficio Postale verso il quale si sta dirigendo. Lo tiene al telefono anche quando arriva allo sportello e gli fa capire che l’impiegato che ha dinanzi rientra tra i sospettati. “Non si fidi di chi ha di fronte. Effettui le operazioni di ricarica e non dia spiegazioni di sorta…”

Asservito psicologicamente lo sventurato vuota il proprio conto e trasferisce ad un soggetto ignoto (ma fidatissimo secondo i suoi interlocutori telefonici) anche parecchie migliaia di euro. La “voce amica” controlla la vittima che nel frattempo si è tramutata nel più obbediente dei robot, che riceve ordini attraverso lo smartphone tenuto stretto stretto al padiglione auricolare così da non far sentire a nessuno la sequenza di comandi che riceve…

Il denaro fino a quel momento depositato sul conto finisce – secondo le esplicite volontà del legittimo intestatario – nelle fauci dei truffatori. La finta poliziotta, una volta accertatasi che il credulone abbia concluso la sua missione, suggerisce di uscire dall’Ufficio Postale e di ripetere presso analoga altra sede il medesimo trasferimento di somme eventualmente giacenti sulla propria carta PostePay. “Meglio spostarsi, meglio proseguire altrove…” dice quasi sottovoce la presunta investigatrice della Polizia e chi è stato imbrogliato non esita a rispettare quanto suggerito…

Prima che qualcuno creda che questa disavventura rientri nelle “truffe agli anziani”, è bene procedere ad un chiarimento dirimente.

Questo è semplicemente il resoconto di quel che è capitato la mattina del 25 settembre 2023 ad un giovane toscano di 30 anni, istruito, svezzato nell’uso dei dispositivi elettronici, mediamente informato sui rischi della vita moderna…

Niente vecchina, niente anziano pensionato. Forse è il caso di farlo sapere ad amici e parenti. Forse è il caso di farlo subito, prima che qualcuno li possa raggirare…

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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