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DISAMINA DELL’ AMICITIA, TRA FILOSOFI GRECI, CICERONE, VERSETTI BIBLICI E L’ AMICIZIA COSTITUZIONALE DEL PRESIDENTE SERGIO MATTARELLA

Bruno Tammaro Iannelli di Bruno Tammaro Iannelli
03/09/2023
in RIFLESSIONI
DISAMINA DELL’ AMICITIA, TRA FILOSOFI GRECI, CICERONE, VERSETTI BIBLICI E L’ AMICIZIA COSTITUZIONALE DEL PRESIDENTE SERGIO MATTARELLA
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TE LO LEGGO IO

La Disamina
Tra le dodici forme in cui distinguevano le varie tipologie dell’ amore, elencate con ordine e precisione dai filosofi greci,  a seconda delle diverse emozioni umane e delle sfumature dei sentimenti, incontriamo subito dopo le due forme più alte , cioè l’ Agape ( ἀγάπη ) e l’ Eros ( ἔρως ), la Philia ( φιλία ), ossia l’amicizia profonda, l’Amicitia come vincolo di fiducia e lealtà , come fondamento di un rapporto solido e suggellato dalla bellezza della condivisione, amare ed essere amati. Il termine amicizia, dunque, φιλία, inizia ad affermarsi nell’ antica Grecia in un primo momento come concetto fisico in particolare in Empedocle con un intrinseco significato di forza cosmica, di divinità. Uno scatto in avanti lo fece Aristotele  che contribuì al concetto di amicizia in modo decisivo con la lunga analisi che ne fa nei libri dell’ Etica Nicomachea. Infatti fu Aristotele che trasformò l’amicizia addirittura in una virtù non basata su passeggere sensazioni o passioni, ma su una consolidata abitudine e incentrata su libere scelte. Più dettagliatamente l’amicizia è caratterizzata da una comunanza di ideali e di vita: nasce tra uguali che hanno molte cose in comune. Ci sono tanti tipi di amicizia, per esempio tra naviganti, tra soldati o tra chi ha un lavoro in comune, anche tra chi comanda e chi obbedisce. Seguitamente ad Aristotele il tema dell’amicizia fu largamente sviluppato dai peripatetici, dagli stoici e dagli epicurei, che la indicarono come caposaldo della loro etica. Anche Cicerone vi dedicò una delle sue opere filosofiche più conosciute il “ Laelius”. Lo stesso concetto di amicizia è molto presente nelle scritture bibliche, per esempio nel  Siracide dove è scritto “ un amico fedele è una protezione potente, chi lo trova, trova un tesoro” ( 6,14), oppure in Proverbi (17,17) “l’amico ama in ogni circostanza; è un fratello nell’avversità”; il Cristianesimo ha poi compiuto un’ ennesima trasformazione del concetto estendendola all’ umanità intera, fondata sull’amore fraterno che unisce gli uomini fra loro e Dio, il Padre Comune. Già nell’Antico Testamento Abramo, padre delle tre religioni monoteistiche, è detto “ amico di Dio “, nel Nuovo Testamento Gesù Cristo chiama amici i suoi discepoli cui comunicò quanto aveva appreso dal Padre. Da qui nacque la concezione di amicizia soprannaturale che ebbe molte risonanze  anche fuori dal Cristianesimo, per esempio con Filone d’Alessandria. San Tommaso d’Aquino in seguito vide nell’amicizia l’essenza della carità diffusa coniugando concetti aristotelici e Cristiano-Neoplatonici. Nell’ amicizia San Tommaso soleva dire che in essa stessa è implicita la benevolenza mutua tra il giusto che vuole la gloria di Dio, e Dio stesso che vuole a sua volta il bene del giusto e gli conferisce una grazia santificante. Ciò venne fatto proprio dai mistici tedeschi. Nel Vangelo di Giovanni troviamo poi  le parole con cui Gesù definì, in termini di amicizia il suo rapporto con i discepoli (15, 12-15). “(12) Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. (13) Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. (14) Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. (15) Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. “

Il discorso del Presidente Sergio Mattarella a Rimini : l’ amicizia è costituzionale.

Tutta questa approfondita disamina introduttiva sul tema dell’amicizia ci serve e ci fa capire quanto quest’argomento sia  stato importante e dibattuto nella storia del progresso antropologico umano. Tanto importante che il nostro Signor Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il 25 Agosto 2023,  ha voluto incentrare proprio sul tema dell’amicizia il suo intervento al Meeting di Rimini per l’amicizia fra i popoli, il cui valore fondamentale di riferimento è il riconoscimento oggettivo che accomuna tutti gli uomini ossia di promozione di quel desiderio di felicità, di bene, verità e giustizia che alberga nei cuori di ognuno e che pertanto è fondante della valorizzazione di ogni diversità. Il Meeting annuale per l’amicizia tra i popoli è il foro in cui sperimentare  come l’esperienza della fede cristiana vissuta sia capace di incentrare ogni tentativo umano al fine di indirizzare positivamente il destino di ogni uomo. Nel suo intervento di quest’anno il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a completamento di altri interventi svoltisi nel passato ha tracciato una sua profonda riflessione sul tema dell’amicizia che caratterizza l’esistenza umana ed ha poi successivamente edito il 26 Agosto seguente, per aggiungere enfasi, un articolo a sua firma comparso su Il Foglio titolandolo “ L’Amicizia è Costituzionale “ . Egli ha sostenuto nel suo discorso e ribadito nell’articolo che è l’amicizia e la sua capacità di creare contatti tra le persone ciò che ha caratterizzato il progresso dell’umanità e non certo lo sterile inseguire l’ accesso ai beni essenziali o di consumo o peggio ancora lo scontro sociale. Sebbene il secolo passato  sia stato funestato  da due conflitti mondiali l’umanità è riuscita a riprendersi quando ha spinto per la creazione delle Nazioni Unite e per  il processo d’integrazione europea. Ed in particolare il nostro Paese , l’Italia , ha saputo prendere spunto da questa pulsione positiva che ha certamente ispirato ed influenzato  l’Assemblea Costituente , in cui differenti opinioni hanno permesso di creare un dettato di regole in cui viene in risalto lo spirito di collaborazione , condivisione ed affermazione dei valori della dignità, uguaglianza delle persone, della pace e della libertà. Così nella nostra Costituzione l’amicizia è considerata una risorsa per superare insieme barriere ed ostacoli che non ci permettono di esprimere la nostra stessa umanità. L’amicizia è contrapposizione alla violenza ed è basata sulla conoscenza e sul dialogo e ci consente di superare quelle visioni filosofiche che hanno sempre rappresentato un ostacolo alla soluzione dei problemi dell’umanità, basti citare su tutto l’ homo homini lupus di Plauto ripreso da Thomas  Hobbes. Fu invece proprio un nostro filosofo di origine napoletana , Gaetano Filangieri ed il suo pensiero ad influenzare Benjamin Franklin che introdusse il “ diritto alla felicità “ nella Carta Costituzionale del 4 luglio 1776 degli Stati Uniti d’America. Nella nostra Costituzione pur non apparendo questo diritto si può tranquillamente  affermare che sia stato assorbito dagli articoli 2 e 3 quando si prevede che la Repubblica  deve riconoscere e garantire i diritti inviolabili dell’uomo sia come singolo, sia nelle formazioni sociali  e quando si chiede proprio alla Repubblica di rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana. L’Onu dieci anni orsono ha dedicato il 20 marzo alla Giornata Internazionale della Felicità invitando gli Stati Membri, le organizzazioni del sistema delle Nazioni Unite così come la società civile a celebrare questa ricorrenza in maniera appropriata. Ritroviamo inoltre questo tema riaffermato anche nelle prime  parole del Codice di Camaldoli

che fu scritto durante lo svolgimento del Convegno che si svolse 80 anni fa nel luglio del 1943 quando si afferma che : “ l’ uomo è, per sua natura, un essere socievole : sussiste, cioè, fra gli uomini una naturale solidarietà,  fratellanza e complementarità, per cui le esigenze delle singole personalità non possono essere pienamente soddisfatte che nella società”. Anche Papa Francesco nell’Enciclica “ Fratelli Tutti “ presenta “ l’amicizia sociale”come un nuovo orizzonte di intenso dialogo tra generazioni, tra cultura popolare ed accademica, tra arte, la tecnologia e l’economia. L’ amicizia è fonte di speranza e la “ speranza è il respiro della vita umana “ ha scritto Jurgen Moltmann. Il Presidente ha quindi concluso il suo intervento con un incitamento ai giovani perché prendano sempre più coscienza ed affrontino le numerose problematiche che affliggono la nostra società ma sempre senza mai rinunciare alle relazioni personali, all’affetto dell’amico, alla gratuità dell’impegno. Ora su questo tema ho fatto un’ampia carrellata di visioni passando da quelle classiche del mondo greco-romano a quello biblico ed ho infine toccato l’aspetto politico e giuridico costituzionale. Personalmente ho esperienza dell’amicizia nel variegato mondo militare ed al di fuori di esso, ma per approfondire questo tema così complesso e renderlo più completo ho ritenuto opportuno  porre delle domande al nostro Decano di redazione Gian Paolo Di Raimondo che ha una particolare e spiccata sensibilità sull’argomento.

L’ intervista a Gian Paolo Di Raimondo

Quali sono nella sua lunga esperienza di vita vissuta le principali caratteristiche dell’amicizia nel mondo del lavoro ed al di fuori di esso ?

La ringrazio per farmi affrontare l’argomento “amicizia” su cui, nella mia lunga esperienza di vita, mi sono accorto di non aver mai potuto esprimere le mie idee. Quindi rispondo molto volentieri alle sue domande. Nel mondo del lavoro, purtroppo, questo eccezionale sentimento è inquinato dagli interessi economici, di carriera e dell’apparire. Nel mio caso, ad esempio, delle decine e decine di persone di qualsiasi genere che si dichiaravano mie amiche quando ero Presidente della CISIT S.p.A., oggi che sono pensionato e un signor “nessuno”, ne sono rimaste un paio. Fuori dal lavoro invece, sempre nel caso non ci siano altri interessi di sorta, per fortuna posso affermare che dal mondo giovanile a quello delle persone anziane (anzi soprattutto in questo), l’amicizia si manifesta come il sentimento descritto dai pensatori di tutti i tempi. Faccio un’eccezione: a mio avviso il mondo politico attuale sembra abbia perduto le caratteristiche che lo hanno contraddistinto in questo campo nell’immediato dopoguerra. Forse ciò dipende dall’ eccessiva opulenza in cui noi oggi viviamo. L’amicizia si cementa affrontando le difficoltà. Anche il nostro sistema pedagogico ha qualche responsabilità . Noi insegniamo ai giovani a far emergere il loro individualismo a scapito del gruppo e questo non aiuta il formare di nuove relazioni di amicizia poiché insegniamo agli studenti ad essere solo competitivi e non collaborativi.

Quali aspetti dell’amicizia ritiene siano i più importanti e fondanti dal punto di vista sociale ? 

A questa domanda penso abbia risposto molto meglio di quello che posso fare io il Presidente Mattarella nel suo esaustivo  intervento al meeting di Comunione e Liberazione di Rimini che lei in questa sede ha già ben descritto e commentato. All’amicizia ha ritenuto di  dare addirittura un valore ed un peso  costituzionale: più sociale di così!   

Che genere di cambiamenti sono avvenuti nel corso della sua vita nei suoi rapporti amicali ?

Come accennavo in risposta alla prima domanda le amicizie del mondo del lavoro sono sparite, ma per fortuna ne sono nate altre nel mondo che attualmente frequento (il volontariato, la cultura, la fede religiosa) molto più durature e sincere perché non interessate. In questa mia nuova comunità si creano amicizie molto varie per età e livello sociale con rapporti semplici, sinceri e soprattutto duraturi perché legati solo da ideali.  

I nuovi mezzi di comunicazione sociale possono essere utilizzati per instaurare nuovi rapporti amicali ?

Certamente i nuovi mezzi di comunicazione agevolano e contribuiscono a consolidare le amicizie esistenti, a mio avviso non ne agevolano la creazione di nuove. A me è capitato che sia avvenuto una sola volta. Una nuova amicizia non nasce tra persone che non si possono guardare negli occhi.

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Bruno Tammaro Iannelli

Bruno Tammaro Iannelli

Nato sotto il segno zodiacale dell’Ariete, ascendente Toro. Colonnello della riserva dei Carabinieri Bruno TAMMARO IANNELLI, oltre a tutti i corsi di natura militare e tecnico- professionale è laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Siena ed in Scienze della Sicurezza interna ed esterna presso l’Università di Roma Tor Vergata. E’ autore di numerosi saggi di carattere storico e giuridico nonché di analisi criminologica: “La tutela penale del Patrimonio storico e artistico in Italia“ Siena 1991 “I furti d’ arte. I primi ladri nell’ antichità“ Rivista Amici dei Musei – Firenze 1992 “Rapporto Annuale sulla criminalità organizzata” Roma Ministero Interni 1997-1998-1999 “La stanza di Antonio. Un videogioco interattivo che educa alla sicurezza” Roma 2002 E’ stato relatore presso l’ OSDIFE (Osservatorio Difesa e Sicurezza ) dell’ Università di Roma Tor Vergata sulla “Homeland Security“ Ha inoltre tenuto numerose conferenze in Italia e all’ estero su diversi temi professionali. Recentemente è stato invitato a tenere una conferenza nella prestigiosa sede dell’ Ignatianum di Cracovia, in Polonia sotto l’ egida dell’ Università Giovanni Paolo II. E’ Consulente Cinematografico e Televisivo, ha collaborato quale esperto di Dialoghi polizieschi alla trasposizione in italiano della serie televisiva “ The BodyGuard “ della BBC trasmessa sul canale Netflix. Studioso di Lingue Antiche, approfondisce continuamente il latino, il greco, l’ebraico e l’ aramaico. Lingue Moderne : Madrelingua italiano. E’ buon conoscitore delle lingua inglese e spagnola. Cultore di francese e portoghese. Dal 1977 al 1980 frequenta la Scuola Militare ”Nunziatella” di Napoli , in seguito dal 1980 al 1982 frequenta l’Accademia Militare di Modena. Nel 1982 viene Nominato Sottotenente dei Carabinieri. Dal 1982 al 1984 frequenta la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma. Nel 1984 viene Nominato Tenente dei Carabinieri. Dal 1984-1986 Presta servizio presso il Battaglione Mobile Carabinieri “Toscana” di Firenze, svolgendo numerose missioni di comando di contingenti inviati a Palermo, Caserta, Napoli e Roma per traduzione detenuti e assistenza ai processi contro la criminalità organizzata ed il terrorismo di destra e di sinistra. Dal 1986-1990 Presta servizio in qualità di Comandante della Compagnia Carabinieri di Valledoria (Sassari.). Durante gli anni di permanenza in Sardegna svolge indagini sui sequestri di persona e sul traffico di stupefacenti. Lotta contro il Banditismo Sardo. Nel 1987 viene Nominato Capitano dei Carabinieri. Dal 1990 al 1993 Presta servizio alla Scuola Marescialli di Firenze quale Comandante di Compagnia e Istruttore. Insegna diritto penale speciale, tecnica professionale e polizie europee comparate. Dal 1993 al 1995 È Inviato dal Governo italiano presso la Missione ONUSAL delle Nazioni Unite in El Salvador in qualità di Osservatore di polizia internazionale. Da seguimento all’ applicazione degli accordi di pace tra il Frente Farabundo Martì de Liberaciòn Nacional e il Governo salvadoregno, collabora alla verificazione della Policìa Nacional Civil e dell’ Academia de Seguridad Pùblica, nate dagli accordi di pace. Dal 1995 al 1997 Presta servizio in Sicilia in qualità di Comandante del Nucleo Radiomobile di Palermo. Durante questo periodo nel 1996 viene promosso Maggiore dei Carabinieri. Nel 1997 È Inviato dal governo italiano presso la Missione UNMIBH-IPTF delle Nazioni Unite in Bosnia Herzegovina, in qualità di Capocontingente del primo gruppo di Osservatori italiani di polizia internazionale, incaricati di verificare il rispetto degli Accordi di Dayton. Dal 1998 al 2000 È Incaricato, in qualità di Ufficiale Superiore Addetto dei Carabinieri, all’ Osservatorio Permanente sulla criminalità del Ministero dell’ Interno, Roma, a composizione interforze. L’ufficio redige e presenta al Ministro degli Interni, per la successiva approvazione del Parlamento Italiano il ” Rapporto Annuale sulla criminalità organizzata”. Dal 2000 al 2001 viene Inviato dal governo italiano presso la Missione MINUGUA delle Nazioni Unite in Guatemala, in qualità di Capocontingente degli osservatori italiani di polizia internazionale. Verifica l’applicazione degli accordi di pace tra la Uniòn Revolucionaria Nacional Guatemalteca e il Governo del Guatemala, collabora al controllo della Policìa Nacional Civil e alla verificazione del rispetto dei diritti umani nell’ ambito del sistema giudiziario guatemalteco. Dal 2001 al 2003 è Incaricato, in qualità di Ufficiale Superiore Addetto dei Carabinieri al Programma Operativo Nazionale” Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno d’ Italia” a composizione interforze e inserito nella Segreteria del Capo della Polizia, Ministero degli Interni, Roma. Collabora alla programmazione e allo sviluppo delle varie progettualità del PON dirette allo sviluppo della sicurezza delle Regioni a Obj 1. Durante questo periodo nel 2001 viene promosso Ten. Col. dei Carabinieri. Dal 2003 al 2004 Viene incaricato di dirigere il Comando Provinciale Carabinieri di Vibo Valentia, Calabria, zone afflitte dalla presenza endemica della criminalità organizzata. Dal 2004 al 2005 Ricopre l’ incarico di Capo della Sicurezza della Commissione Economica e Sociale per l’ America Latina e i Caraibi delle Nazioni Unite in Santiago del Cile. Dal 2006 al 2011 ricopre l’ incarico di Comandante del Reparto Comando della Regione Carabinieri Molise in Campobasso. Dal 2011al 2013 Ricopre l’ incarico di Capo Ufficio Segreteria e Personale del Comando Carabinieri per l’ Aeronautica Militare sito nello Stato Maggiore Aeronautica a Roma. Dal 2014 al 2020 è docente delle cattedre di Storia dell’ Arma, Diritti Umani, Polizia Militare e Diritto Penale Militare presso la Scuola Marescialli e Brigadieri “ Salvo d’Acquisto“ di Velletri (Roma) Dal 2021 al 2022 È Ufficiale Superiore Addetto per Incarichi Speciali presso l’ Istituto Superiore di Tecniche Investigative (ISTI) dell’ Arma dei Carabinieri in Velletri (Roma). Viene promosso Colonnello. Nel corso della carriera è stato insignito delle seguenti onorificenze: Cavaliere dell’ Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2004 ) Medaglia Mauriziana 10 lustri di vita militare (2012) Medaglia militare di bronzo al merito di lungo comando (1997) Croce d’oro con stelletta per anzianità di servizio militare (2018) 3 Croci Commemorative per missioni militari di pace (1994-1999-2002) Medaglia ONU per la Missione ONUSAL- El Salvador (1994) Medaglia ONU per la Missione UNMIBH-IPTF – Bosnia (1997) Medaglia ONU per la Missione MINUGUA- Guatemala (2000) Medaglia commemorativa 50 anni di attività dell’ ONU (1995) Insignito dell’ Onorificenza di Ufficiale con Spade del Sovrano Militare Ordine di San Giovanni di Gerusalemme , di Rodi e di Malta (1998) Cavaliere di Grazia Magistrale del Sovrano Militare Ordine di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta (2013) Cittadino Onorario del Comune di San Pietro Infine, città martire della II Guerra Mondiale (2013) Insignita di Medaglia d’oro al valor civile. Attualmente è Presidente in pectore dell’ Istituto di studi storici 8-16 Dicembre 1943. Battaglia San Pietro Infine nel Parco della Memoria Storica Monumento Nazionale .

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