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SAPETE CHE UN SEGNALE RADIO PUO’ FERMARE IL TRAFFICO FERROVIARIO?

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
29/08/2023
in EDITORIALI
SAPETE CHE UN SEGNALE RADIO PUO’ FERMARE IL TRAFFICO FERROVIARIO?
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TE LO LEGGO IO

Gli aeroporti britannici in tilt, i voli cancellati e i viaggiatori esasperati vengono liquidati con un presunto guasto tecnico ad un radar dello scalo di Heathrow o con altri problemi dei sistemi di controllo degli spazi aerei. Tutto come se non ci fosse nulla di strano, tanto meno di eccezionale.

Nel frattempo saltano fuori altre occasioni per riflettere sulla fragilità del nostro orizzonte tecnologico, lontani magari dell’entusiasmo di chi crede che con una manciata di “app” le cose possano andare benissimo.

La storia di oggi ha dell’incredibile e merita di essere letta con attenzione soprattutto se si considerano le “premure” che il Cremlino ha manifestato verso la Polonia negli ultimi tempi.

Venerdì e sabato scorsi – ovviamente nessuno ne ha parlato – le ferrovie polacche sono state fermate da un semplice attacco mandato a segno con segnali radio. I treni sono rimasti inchiodati ai binari della stazione mentre – secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa PAP – in sottofondo si sentiva suonare l’inno nazionale russo.

La vicenda, drammaticamente vera, è a dir poco inquietante.

Qualcuno è riuscito a violare i sistemi di comunicazioni delle ferrovie polacche, bloccando oltre 20 treni passeggeri e merci e la matrice russa non sarebbe solo riconducibile alla bizzarra diffusione dagli altoparlanti delle stazioni e dei vagoni di musica inconfondibile e della voce di Vladimir Putin in uno stralcio di suoi discorsi ufficiali. La vulnerabilità della rete radio delle ferrovie è stata risolta in poche ore, ma anche se la situazione è rientrata nella normalità l’accaduto non ci fa ridere affatto a dispetto dei suoi ingredienti bizzarri.

La scelta dei pirati hi-tech è tutt’altro che casuale. La Polonia è un importante snodo logistico per recapitare le armi fornite all’Ucraina dai Paesi occidentali e questo ha sempre spinto Russia e Bielorussia ad innescare in quell’area pesanti dinamiche di interferenza.

Secondo quel che è dato sapere, i servizi ferroviari sono stati ripristinati nel giro di poche ore e le Ferrovie dello Stato polacche hanno affermato in una dichiarazione che “non esiste alcuna minaccia per i passeggeri ferroviari” e che l’attacco informatico ha causato solo “difficoltà nella circolazione dei treni”.

A chi esclama “chissenefrega dei Polacchi” o più allineato all’aria che tira si lascia scappare un “Me ne frego”, mi permetto di far osservare che il problemino potrebbe interessare anche il resto dell’Europa…

Inviare comandi radio al materiale ferroviario è cosa possibile e purtroppo non richiede attrezzatura sofisticata: un malintenzionato (ovviamente in possesso delle necessarie competenze tecniche) con 30 o 40 euro può realizzare un trasmettitore idoneo allo scopo.

Tutto parte dalla “interoperabilità relativa al sottosistema di controllo-comando e segnalamento del sistema ferroviario transeuropeo ad alta velocità”, che se qualcuno vuole approfondire non deve fare altro che cliccare sul link in questa pagina oppure gironzolare su Youtube e siti simili per scoprirne ogni segreto. Il meccanismo si basa sull’emissione di tre messaggi tonali inviati consecutivamente via radio. Chi una volta aveva una segreteria telefonica a casa ricorderà che per ascoltarla da remoto bastava chiamare l’utenza domestica digitando subito dopo i tasti della combinazione (un tempo con un piccolo dispositivo e poi con i “toni” del tastierino in uso) e fatte le debite proporzioni ci si trova in condizioni analoghe.

La locomotiva che riceve sulla propria apparecchiatura radio quei tre segnali, li riconosce e si ferma. Siccome le frequenze sono note, i toni sono conosciuti da tutti e il “kit” è tutt’altro che costoso, è comprensibile che il rischio non è poi così remoto…

Per fortuna i treni dalle nostre parti non hanno bisogno di queste sollecitazioni per star fermi o accumulare ritardi…

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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