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AGENZIA CYBER: PRESIDENTE MELONI, “ACN” SI LEGGE ACIENNE O ACCENTURE?

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
06/03/2023
in EDITORIALI
AGENZIA CYBER: PRESIDENTE MELONI, “ACN” SI LEGGE ACIENNE O ACCENTURE?
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TE LO LEGGO IO

Il o la Presidente del Consiglio – accerchiata da “gaffeur” e improvvidi gregari – ha sicuramente ben altro a cui pensare, ma sarebbe bello trovasse due minuti per spiegare agli italiani cosa sta combinando l’Agenzia da cui dipende il destino della sicurezza cibernetica nazionale.

Sembra che l’organismo strategico su un così delicato fronte abbia avuto qualche problemino nella pubblicazione della tanto attesa Strategia Nazionale Cyber avvenuta sabato scorso.

Pare che la sfavillante “versione 1.7” apparsa online presentasse una minuscola ammaccatura, che non è sfuggita ai soliti fastidiosi soggetti sempre pronti a far le pulci a chi combatte strenuamente a tutela del nostro futuro.

A rovinare il weekend degli indomiti pretoriani della difesa informatica del Paese è stato il quotato security manager dell’Università di Siena, che corrisponde al dottor Michele Pinassi e che – in un mondo di tromboni saccenti – si identifica nel “Cittadino Medio” al punto di aver appioppato tale etichetta anche al suo progetto mirato a diffondere la massima consapevolezza al problema della cybersecurity.

Pronto ad abbeverarsi (attenzione, non a farsela dare a bere) alla fonte di saggezza e competenza dell’Agenzia Cyber ha scaricato ed aperto il sospirato documento che doveva dare indicazioni per la salvaguardia del patrimonio informativo dell’Italia intera.

La curiosità lo ha spinto a voler vedere chi – dietro l’egida della ACN – fosse stato l’estensore di cotanto nettare di erudite conoscenze. Pur specializzato in Digital Forensic, Michele Pinassi si è limitato a vedere le proprietà del prezioso documento e ha scoperto che il nome dell’autore era tale Nadia Gullo.

Il background scolastico da laureato in discipline umanistiche e una presumibile passione per le statistiche anagrafiche ha spinto Pinassi a domandarsi quante fossero le “Nadia Gullo” in circolazione e quante – tra loro – lavorassero alla ACN o operassero nel medesimo contesto professionale.

Non sussistendo alcun caso di omonimia, il dottor Pinassi è stato costretto a constatare che la signora o signorina in questione lavora nella celeberrima società americana “Accenture” come “Security Consulting Consultant” (la ripetizione tautologica non è un refuso ma una sottolineatura del ruolo consulenziale fatto dalla stessa interessata).

Nessuno discute della preparazione della dottoressa Gullo e della bontà del suo elaborato, ma in tanti si domandano se “certe cose” vagamente critiche dovessero essere appaltate all’esterno.

Probabilmente l’Agenzia, nonostante le tante decorose candidature finite nel cestino, non ha nemmeno uno specialista che possa provvedere ad una simile incombenza. La magra remunerazione “Bankitalia style” probabilmente non ha ingolosito chi avrebbe potuto far bene quel lavoro oppure non è sufficiente per pretendere dai dipendenti ACN di mettersi all’opera.

Il mondo intero – potenza di Internet, di Linkedin e del passaparola hi-tech – ha potuto saggiare il valore dei nostri tecnici migliori, rigorosamente scelti per scongiurare incidenti ed imprevisti. L’aver sostituito il documento con un altro esemplare “ritoccato” con l’eliminazione del nome della Gullo porta a domandarsi se Emilio Fede avrebbe esclamato il fatidico “che figura di mmmerda” per la prima sventurata uscita o per quella della versione corretta.

La o il Presidente Meloni è certamente in grado di valutare autonomamente la gravità dello spiacevole episodio.

Non si chiedono dimissioni. Non vanno di moda dalle nostre parti e poi chissà chi arriva dopo….

Si chiede cosa faccia l’Agenzia, quanto costi, quanto spenda, addirittura a cosa serva. Un po’ di trasparenza non guasterebbe se davvero la pacchia è finita.

Tags: AccentureACNnadia gullo
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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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