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ATTENTI A NON FARVI FREGARE DA “CAPITALBIZ”

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
16/01/2023
in EDITORIALI
ATTENTI A NON FARVI FREGARE DA “CAPITALBIZ”
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TE LO LEGGO IO

Se Internet è un mare, va detto, è molto pescoso. E i truffatori non perdono occasione per gettare il loro amo nella certezza che prima o poi (ad esser sinceri, quasi sempre “prima”) qualcuno abbocca.

I banditi sanno fare gli occhi dolci alle loro vittime e hanno sbalorditiva capacità di ingolosire chi ha gran fame di ricchezza che costi poca fatica.

La cronaca affastella quotidianamente situazioni fraudolente che si profilano senza dubbio poco incoraggianti. Perché avere poca fiducia che si possa arginare questo genere di iniziative criminali? Molto semplice e ora ve lo spiego, rifuggendo da tecnicismi e limitandomi a raccontare le cose in modo comprensibile a tutti. Per evitare i voli pindarici, che solitamente accompagnano le narrazioni teoriche, faccio un caso pratico.

Una organizzazione non meglio definita (o, ad onor del vero, pronta sempre a cambiar intestazione e marchio) dichiara di avere sede al primo piano della First St. Vincent Bank, in quel di James Street nella cittadina di Kingstown (da non confondere con Kingston, capitale della Giamaica). La località è nelle caraibiche isole Grenadine, un tempo famose per ragioni filateliche perché i suoi francobolli policromi hanno sempre appassionati i giovanissimi collezionisti.

Chi – senza muoversi di casa – vuol scoprire cosa c’è a quell’indirizzo e non intende affrontare un viaggio di migliaia e migliaia di chilometri può approfittare delle mappe digitali o delle comuni app dei navigatori. Senza cimentarsi in faticose e costose trasferte il risparmiatore ha modo di sincerarsi delle chiacchiere e dei toni entusiastici dei suoi interlocutori.

Uno sguardo alle foto ed ecco come si presenta il palazzo dell’istituto di credito che ospita la società finanziaria. Una malconcia strada di periferia, un immobile fatiscente, le tapparelle sgangherate, un senso di abbandono e provvisorietà.

E’ lì che avrebbe sede “Capitalbiz”, la realtà che promette rendite favolose e profitti senza precedenti. E’ la società a sua volta posseduta da una sorta di holding chiamata “Evolve Consulting Llc.”: non siamo dinanzi ad una complessa architettura organizzativa, ma semplicemente davanti ad una fin troppo scontata sequenza di scatole cinesi.

Diciamo che le immagini sono molto meno patinate dell’atmosfera che viene fatta sognare dalle parole di chi sollecita investimenti e versamenti di denaro. I toni ammaliatori fanno perno sul punto debole della potenziale vittima, ovvero sul suo desiderio di guadagnare molto e possibilmente in fretta.

Il cliente da turlupinare viene invitato a dare un’occhiata al sito web di “Capitalbiz” e a sincerarsi della bontà delle opportunità che gli vengono prospettate. Il sito – a dispetto della trasparenza che dovrebbe caratterizzare chi opera nel settore finanziario – non avrebbe un “intestatario” palese e puntualmente individuabile: chi vuole scoprire chi ci sia “dietro” è costretto ad arrendersi perché le diverse “anagrafi telematiche”, quelle che custodiscono le informazioni delle registrazione dei “domini” web, riportano che l’identità è schermata da società di gestione della privacy…

I “signori” di Capitalbiz raccolgono denaro ogni volta per decine di migliaia di euro e poi raccontano che circostanze sfortunate hanno divorato il capitale. Chiedono altri soldi, facendo credere che così si può recuperare quanto perso e ottenere i sospirati guadagni, ripetendo questa solfa fino a spennare definitivamente il pollo. E di queste storie in Rete non manca l’occasione di leggerne.

In tempi recenti la CONSOB, l’istituzione cui compete il controllo della regolarità e della conformità a legge dell’offerta di servizi finanziari, ha ordinato l’oscuramento di due siti che fanno capo a questa combriccola. I due insediamenti Internet in questione sono capitalbiz.io e capitalbase.io e a questi si aggiunge il sottodominio webtrader.c-base.cc.

I truffatori in questione non si lasciano certo intimidire da simili provvedimenti che l’Autorità emette in ragione dei poteri derivanti dal “decreto crescita” (legge n. 58 del 28 giugno 2019, articolo 36, comma 2-terdecies), in base ai quali Consob può ordinare ai fornitori di servizi di connettività Internet di inibire l’accesso dall’Italia ai siti web tramite cui vengono offerti servizi finanziari senza la dovuta autorizzazione.

I provider ci impiegano qualche giorno a “mettere i sigilli” e i malandrini – come l’esperienza insegna e la prassi dimostra – aprono istantaneamente un altro sito il giorno stesso con un indirizzo leggermente diverso e la giostra continua.

Vista la facilità di “resurrezione” dei siti balordi, alle iniziative di “inibizione dell’accesso” andrebbero affiancate azioni di effettiva sensibilizzazione.

A cascare in queste trappole è gente non giovanissima, abituata più a vedere la televisione o a leggere il giornale che a scorrazzare online. Non si può pensare che possano funzionare i pur accorati appelli a far attenzione che vengono pubblicati sul sito della CONSOB…

Una campagna educativa dovrebbe prendere forma sui mezzi di normale utilizzo delle potenziali vittime. Nel frattempo confidiamo nel passaparola e ci auguriamo che queste poche righe possano essere d’aiuto.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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