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CHE BELLO, MA CHE BRUTTO…

Andrea Aparo von Flüe di Andrea Aparo von Flüe
11/11/2023
in TRASPORTI
CHE BELLO, MA CHE BRUTTO…
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TE LO LEGGO IO

10 novembre 2023. Notizia del giorno:

Trenitalia investe più di un 1 miliardo di euro per comprare 40 nuovi Frecciarossa. 30 treni subito, a 28,7 milioni di euro a pezzo, con un’opzione per altri dieci. Inizio consegne previsto in aprile 2026 e ogni anno ne verranno messi in servizio fra 8 e 10.

Grande soddisfazione ai vertici di Hitachi Rail, che il treno lo fabbrica e vende.

Che bello…!

«Questo investimento rappresenta un’ulteriore conferma dell’impegno di Trenitalia nel promuovere una mobilità più sostenibile e intermodale. Il Frecciarossa, protagonista della nostra storia più recente, — ha dichiarato Luigi Corradi, amministratore delegato di Trenitalia — è anche il mezzo attraverso cui guardiamo al futuro; con una flotta rinnovata, tecnologicamente innovativa e sempre più giovane, che consentirà di garantire un’esperienza di viaggio maggiormente confortevole e attenta all’ambiente».

Che bello!

“Il Frecciarossa 1000 è il primo treno ad alta velocità al mondo ad avere ottenuto la certificazione di impatto ambientale (Epd) basata su l’analisi del ciclo di vita (Lca). Ogni dettaglio, dalle leghe leggere di cui è composto, fino ai nuovi motori elettrici che lo spingono, è stato progettato per ridurre al minimo il consumo di energia: fino al 30 per cento in meno rispetto ai treni alta velocità della precedente generazione e la sua tecnologia utilizza la frenata per recuperare energia, restituendo alla rete elettrica fino al 15 per cento della corrente prelevata e riducendo i consumi per attrito degli elementi frenanti”.

Che bello!

Nessuno però ha ricordato la storia, interessante assai, del Frecciarossa 1000, altresì noto come ETR 1000. Nel 2010 Trenitalia indice una gara d’appalto per la realizzazione e fornitura di 50 unità di un nuovo modello di treno ad alta velocità, il successore dell’ETR 500. Il consorzio AnsaldoBreda–Bombardier risulta vincitore con il modello V300 Zefiro a 30,8 milioni di euro a convoglio, superando l’offerta di Alstom, chiusa a 35 milioni di euro.

Progetto di proprietà della Bombardier, assemblaggio a cura di AnsaldoBreda e del gruppo Alstom, allestimento della carrozzeria italiana Bertone. Peccato che la Bertone non esista più e peccato, ancora più grande, che nel 2015, il grande e geniale Mauro Moretti, all’epoca amministratore delegato di quella che si chiamava Finmeccanica che lui, con grande intuito manageriale e assoluta originalità ha poi ribattezzato Leonardo, decise di vendere AnsaldoBreda alla Hitachi, che l’ha rinominata Hitachi Rail Italy.

Operazione avvenuta il 2 novembre 2015 per 1,9 miliardi di euro. Sparisce così dal settore ferroviario il marchio Ansaldo. Gli stabilimenti di Pistoia, Napoli e Reggio Calabria, i loro 1.930 dipendenti, più di un secolo di storia ed esperienze, passano sotto il controllo giapponese. Per non parlare della maggior parte delle grasse commesse in portafoglio tra cui Trenitalia, Trenord e ATM (Azienda Trasporti Milanesi).

Rimangono di competenza Leonardo-exFinmeccanica, lo stabilimento di Carini e i suoi 153 dipendenti (attività di ammodernamento e manutenzione), nonché altri 129 dipendenti che lavorano su vecchi programmi a Napoli e Pistoia, così come i tragici contratti firmati con Società Nazionale delle Ferrovie del Belgio e Nederlandse Spoorwegen attinenti alla vicenda Fyra, magnifici generatori di perdite e cause legali.

Insomma, Leonardo si tiene avanzi e perdite e Hitachi si prende il meglio. Infatti, fra il 2015 e il 2016, Hitachi Rail Italy vince la gara da 500 milioni di euro di Great Western Rail per la realizzazione di 36 treni Intercity Express 802 e quella indetta da Trenitalia per i primi 39 Rock, per un totale di 2.6 miliardi di euro. Gli anni successivi continuano a essere molto interessanti.

Anno 2019. Il 12 giugno viene confermata l’aggiudicazione alla Hitachi Rail della gara indetta da Trenitalia e finalizzata alla “fornitura di 135 convogli a trazione diesel-elettrica per il servizio ferroviario regionale, comprensiva del full-service manutentivo”. Gli svizzeri della Stadler si vedono rigettare il ricorso.

Ufficializzato anche l’acquisto di altri 23 esemplari da parte di Trenitalia e quello di altri 14 ETR 1000, comprensivi di contratto di manutenzione integrale per 10 anni, per i futuri servizi tra Milano e Parigi.

Il 10 agosto 2020, Hitachi Rail e Bombardier, annunciano la firma del contratto con Trenitalia per la fornitura di 23 unità, destinati al nuovo operatore ferroviario spagnolo Intermodalidad de Levante (ILSA). Valore del contratto circa 800 milioni di euro. I convogli verranno costruiti da Hitachi Rail Italy e Alstom, in quanto Bombardier Transportation ha ceduto integralmente il settore ferroviario ad Alstom. (NdA: Alstom nel 2000 si era comprata dalla FIAT la Fiat Ferroviaria SpA, nata nel 1880 come Società Nazionale Officine di Savigliano. Siamo il Paese dello shopping…).

Alla luce di quanto sopra, una domanda sorge spontanea. Perché quel gran genio del Moretti, di cui sopra, vende le attività nel settore ferroviario di Leonardo, ex-Finmeccanica, che a parte un paio di contratti avvelenati, vanno alla grande? Da non dimenticare che vende anche Ansaldo STS, azienda leader nel segnalamento ferroviario e che entrambe le aziende sono da considerarsi critiche per la sicurezza del Paese, visto che hanno direttamente a che fare con l’infrastruttura ferroviaria, considerata strategica in tutti i paesi del mondo.

Di certo non perché non ne capisce abbastanza. Tutta la sua carriera l’ha fatta nel mondo delle Ferrovie dello Stato.

Allora è per fare cassa, per dare una lucidata ai conti, perché occuparsi di finanza è molto più elegante che fare industria?

Ovviamente la versione ufficiale è ben diversa. Breve disanima del Moretti pensiero:

Scusa 1: non posso fare altro

“Noi affrontiamo i nostri competitor (NdA: sempre mettere qui e là, ogni tanto, qualche parolina di inglese, fa tanto “manager”) con un fardello di 4,7 miliardi di debito che nessuno ha. Al di là della volontà di difendere l’occupazione nel gruppo e i siti produttivi, le condizioni reali sono quelle che sono, se uno è nella situazione della Grecia, non può fare la Germania. Se no, si raccontano favole: noi dovremmo comprare, ma con quali soldi?”.

Scusa 2: colpa di chi c’era prima

 “Chi ha cercato di fare i miracoli a Finmeccanica ha distrutto l’azienda”.

Scusa 3: vorrei, ma non posso  

“Bisogna sfatare un mito: noi non siamo grandi come altri, col capitale che abbiamo non ci confrontiamo con Airbus o Boeing. Ma con il capitale che abbiamo nemmeno con i nostri concorrenti diretti che sono Thales e Safran” (NdA: trattasi di strategia di diversione. Distogliere l’attenzione dal tema oggetto di analisi, ovvero il settore ferroviario, per parlare di quello aeronautico, difesa e spazio).

Scusa 4: fa parte della strategia

“… ( Leonardo) deve ridurre i settori di attività e concentrarsi su pochi prodotti che vanno realizzati su larga scala”. In sostanza la soluzione passa da una razionalizzazione: Ansaldo Breda e Ansaldo Sts sono state vendute per ridurre il debito.

Scusa 5: io capisco e so tutto, voi no…

“Se avessi 5 miliardi farei acquisizioni in altri settori”.

Moretti al ferroviario non crede troppo. Curioso per uno che ci ha lavorato dentro per una vita.

Morale della storia. Non esiste più l’industria ferroviaria in Italia. O meglio, esiste, ma non è italiana.

Povero Moretti, non è nemmeno originale. Solo uno dei tanti nostri grandi capitani di industria che negli ultimi decenni hanno dato prova di grande capacità nel generare una rara sequenza di castronerie e decisioni sbagliate che hanno fatto diventare noi un paese patetico e loro ricchi.

Moretti per quattro anni di, chiamiamolo lavoro, dal Maggio 2014 al Maggio 2017, ha intascato 9 milioni 262mila euro come “indennità compensativa e risarcitoria”, cui vanno sommate le competenze di fine rapporto, i diritti maturati “nell’ambito della partecipazione ai piani di incentivazione a breve e medio-lungo termine” e altri 180.000 euro, a fronte di “rinunce specifiche effettuate dall’ingegner Moretti nell’ambito della risoluzione del rapporto”. L’intera cifra gli viene accreditata entro 40 giorni dalla formalizzazione della fine del rapporto.

Che bello! Per lui.

Noi, noi non siamo nemmeno in grado di ricordare cosa e come è accaduto, non siamo capaci di trarre lezioni dal passato recente.

Che brutto.

 

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Andrea Aparo von Flüe

Andrea Aparo von Flüe

Padre italiano, madre svizzera-tedesca. Lunghi periodi all’estero fra Svizzera, Francia, Stati Uniti, Giappone. Scuole primarie svizzere e irlandesi; scuola secondaria in Francia e in Italia. Il risultato è un’ottima conoscenza del francese, inglese e del dialetto svizzero tedesco; buona del tedesco, elementare del giapponese e la capacità di muovermi da “indigeno” in contesti culturali diversi. Nel gennaio del 1978 mi hanno laureato dottore in fisica “summa cum laude” discutendo una tesi sperimentale sulla dinamica di caduta dei chicchi di grandine, sviluppata lavorando come ricercatore presso l’Ufficio Centrale di Ecologia e Meteorologia Agraria del Ministero Agricoltura e Foreste, per conto del quale ho lavorato nei periodi estivi dal 1977 al 1979 come membro del Gruppo italiano che partecipava alla ricerca internazionale Grossversuch IV (Politecnico di Zurigo, Università di Montpellier e Grenoble, Ricercatori dell’URSS). Dopo essere risultato primo su quattrocento candidati, nel 1979, sono stato assunto, con la qualifica di Ricercatore, all’Ufficio Europeo Brevetti dell’Aja (NL), da cui mi sono dimesso a causa dello scarso interesse del lavoro e dello stipendio eccessivo. Tornato in Italia, nel 1979, mentre ero docente di Meteorologia all’IT Aeronautico “Francesco de Pinedo”, sono stato chiamato dal Prof. Umberto Colombo a lavorare come consulente al CNEN, il Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare, di cui egli era Presidente. In tale veste ho curato prima studi sul contenuto energetico di centrali nucleari e convenzionali, poi sono stato responsabile di diverse “task forces” per la definizione e avvio di attività connesse alla diffusione di nuove tecnologie: coordinamento del Gruppo di lavoro per la documentazione e l’informazione, automazione delle biblioteche geograficamente diffuse del CNEN, creazione di un servizio di “business graphics” computerizzata, avvio delle iniziative di Office Automation, automazione integrata della Presidenza e Direzione Generale. Nel 1981 sono entrato negli organici dell’ENEA, (ex CNEN) come collaboratore Tecnico Professionale alla Direzione Centrale Relazioni Esterne per poi passare alla Direzione Centrale Studi e ho iniziato la mia attività di Assistente del Presidente. Dal giugno del 1982 al maggio del 1983, su invito del Massachusetts Institute of Technology, Laboratory for Computer Science, mi sono trasferito a Cambridge (USA) per lavorare come Visiting Scientist, membro dell’Office Automation Group. In tale sede ho approfondito gli aspetti del management dei processi d’innovazione tecnologica e ho avuto responsabilità di conduzione del gruppo di ricerca, non ché di Thesis Advisor. Dal luglio 1983 all’aprile 1987 ho fatto parte della Direzione Centrale INFO dell’ENEA come responsabile dei progetti di automazione di ufficio. Continuando l’attività di Assistente del Presidente, ho avuto responsabilità dei progetti di diffusione dell’innovazione tecnologica nelle piccole e medie imprese, analizzando una serie di potenziali “start up”. Nel 1984 ho curato la pubblicazione di uno studio sui mestieri e le professioni degli anni ’90, mettendo a frutto le conoscenze, acquisite nel corso degli anni, di economia, management e di diverse nuove tecnologie: informatica e telematica, nuove energie, nuovi materiali, biotecnologie, innovazioni di processo (laser, robotica, FMS, CAD-CAM, ecc.) per citare le principali. Con la fine del 1985 ho ideato, gestito e completato il progetto di automazione integrata degli uffici della Presidenza e della Direzione generale dell’ENEA, che ha visto la radicale trasformazione delle modalità di lavoro di tutto il personale segretariale, tecnico e dirigenziale dei suddetti uffici. Nel corso del 1986, su invito del governo giapponese (MITI-JETRO), ho passato un mese di studio in Giappone visitando numerose imprese giapponesi e avendo intensi confronti di idee con esponenti governativi e della cultura nipponica. A partire da quella data mi sono occupato in modo continuativo del Giappone, intessendo una fitta rete di conoscenze personali e professionali con esponenti nipponici del mondo del Business e di quello accademico. A fine 1986, ho voluto sviluppare un’esperienza di lavoro nell’industria privata. Sono entrato alla Fiat S.p.A. a Torino dove ho lavorato dal 1986 al 1988 nella Direzione Studi Economici e Analisi Strategiche per passare nel 1989 alle dirette dipendenze del Direttore dell’Ente Sviluppo, Coordinamento e Controllo, in qualità di Vice-Direttore responsabile dei Progetti Speciali (Business Development). Dal febbraio 1990 sono stato in forza alla Fiat Auto. Fino al giugno 1991 ho avuto la responsabilità dei rapporti con le istituzioni internazionali nell’ambito della Direzione Centrale Sviluppo, Coordinamento e Controllo. I miei compiti comprendevano la manutenzione e implementazione di una rete di contatti internazionali finalizzata al monitoraggio degli sviluppi tecnologici e delle strategie dei partners e dei competitori. Partecipavo e/o definivo progetti speciali su temi inerenti il management dei processi di innovazione e di cambiamento, nonché di team dedicati a progetti di M&A. Dal giugno 1991 al marzo 1993 nella Direzione Ambiente e Politiche Industriali, responsabile del coordinamento del piano Qualità Totale, rispondendo direttamente all’amministratore delegato. Dopo essere stato responsabile delle attività di Relazioni Internazionali nell’ambito della Direzione Ambiente e Politiche industriali, a partire dal 1995 sono responsabile degli Scenari Ambientali. Ho ideato e gestito per conto della Fiat Auto Spa i progetti speciali inerenti all’introduzione e uso delle tecnologie della realtà Virtuale e di Internet. Nel 1995 ho coordinato la presentazione (prima mondiale) di due nuovi modelli di vetture (Bravo e Brava) sul World Wide Web in contemporanea con il lancio nel mondo “reale”, continuando a seguire lo sviluppo e le strategie di presenza dei marchi Fiat Auto (Alfa Romeo, Lancia e Fiat) sul World Wide Web (www.alfaromeo.com; www.lancia.com; www.fiat.com); ho poi contribuito ad avviare le attività di uso delle tecnologie della Rete nelle Direzioni Progettazione, Acquisti, Commerciale, Amministrazione e Controllo. Ho sviluppato una conoscenza approfondita su tecnologie, strategie e modalità di comunicazione avvalendosi di sistemi multimediali, ideando e partecipando, nel 1994, alla costituzione, avvio e gestione della com.e srl di Roma, Multimedia Agency, leader nel suo settore di attività (www.com-e.com) che comprende il Web Content, Strategie per Alta Direzione, Formazione e Addestramento. Dal giugno 1998, dopo avere lasciato il gruppo FIAT, responsabile del progetto Trustees21 presso il World Economic Forum, a Ginevra, Svizzera. Nell’aprile 1999 ho accettato l’offerta del Sindaco della Città di Barletta, Dott. Francesco Salerno, di rivestire il ruolo di Direttore Generale/City Manager della Città di Barletta, nonché dirigente responsabile del personale e del settore informatica e telecomunicazioni del Comune. Ho gestito un’organizzazione di 450 persone, di cui 12 dirigenti in reporting diretto. A fine dicembre 1999, la modifica sostanziale della composizione della giunta della Città ha causato la conclusione del mio mandato, così da evitare le dimissioni del Sindaco. Dal febbraio 2000 a luglio 2001, ho operato in qualità di Assistente del Prof. Ferrante Pierantoni, Componente dell’Autorità per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione della Presidenza del Consiglio della Repubblica Italiana. A partire dall’ottobre del 2001 svolgo attività di consulenza strategica per l’alta direzione, con particolare attenzione alle tematiche della sicurezza informatica e fisica. Sono stato Amministratore Delegato della società di consulenza Alef Consulting srl , da me fondata nel 1997, con cui ho svolto fino al dicembre 2013 attività di consulenza e formazione. Fino a luglio 2001 sono stato Senior Consultant e membro del consiglio di amministrazione della com.e srl, società attiva nel mondo di Internet, da me fondata con due soci nel 1994. Nel gennaio 2000 ho contribuito alla partenza della società If, Interface Factory srl, esperta d’interfacce avanzate di Rete, di cui sono presidente. Dal gennaio 2001 al mese di ottobre 2002 sono stato Responsabile delle Strategie della Multimoda Network spa, gruppo industriale del settore Moda, a MIlano. Dal novembre 2002 al Gennaio 2003 sono Chief Scientific Advisor per il Gruppo Finmeccanica spa, a Roma. A partire dal Gennaio 2003 sono entrato in organico come Group Scientific Advisor e V.P. responsabile della Technology Intelligence di Gruppo. In tale veste mi sono occupato di progetti speciali, coordinamento di attività fra aziende del Gruppo, facilitato il completamento di progetti di sviluppo prodotto, ideato e partecipato alla gestione del Premio Innovazione di Gruppo, avviato e gestito contenzioso legale, e sua soluzione positiva per Finmeccanica, con maggiore fabbricante automobilistico USA. Ho co-ideato e portato al successo il cosiddetto Project Zero della Agusta Westland, il primo velivolo a decollo verticale realmente innovativo dalla definizione dell’elicottero (vedere su Google Project zero AW). Assisto e interagisco con esponenti del mondo dell’arte per individuare soluzioni tecnologiche per la realizzazione di artefatti e opere. Ad esempio, componendo un gruppo di esperti provenienti dalle aziende del Gruppo Finmeccanica, abbiamo consentito al Maestro Maurizio Mochetti a realizzare la sua opera, installazione fissa al MAXXI di Roma, partecipando alla definizione delle soluzioni tecnologiche necessarie. A partire da Febbraio 2012 fino al dicembre 2014 sono in organico ad Ansaldo Energia spa, a Genova, come Senior Advisor R&D dell’Amministratore Delegato Ing. Giuseppe Zampini. Dal luglio 2012 al giugno 2013 sono membro del Consiglio di Amministrazione della PROTER srl a Terni, azienda attiva nella chimica di quarta generazione. . Dal Marzo 2015 socio fondatore di GoTo10 srl in Milano, attiva nel settore educazione e formazione, in particolare sulle tematiche relative all’insegnamento del pensiero computazionale. Dal settembre 2015 a giugno 2017 Amministratore Delegato di ProTer srl in Terni, società di ricerca e sviluppo attiva nel settore della chimica di IV generazione e della chimica verde. Da luglio 2017 a Novembre 2020, Chief Operating Officer e Vice Principal della JPED Academy a Pechino, distretto di Changping. Le mie attività comprendono essere responsabile operativo, vice-preside, direttore degli Studi, e docente STEAM di una nuova High School internazionale in lingua inglese, basata sul curriculum studiorum USA per studenti di nazionalità cinese. Rientrato in Italia a inizio novembre 2020, lavoro dal dicembre dello stesso anno, fino al novembre 2022, per la Geminiani srl, azienda specializzata nel campo dei motori per applicazioni industriali e in sistemi innovativi di gestione dell’energia elettrica in qualità di Senior Advisor per la R&D. Dal gennaio 2023, insieme a Michael Lenton, gia Amministratore Delegato di Fimeccanica Australia (oggi Leonardo Australia) con cui si è lavorato per molti anni in Finmeccanica, abbiamo avviato The Advisory, International Strategic Consulting, società di consulenza internazionale, attiva in particolare in Italia e Australia. Ci occupiamo di aziende e prodotti ad alta tecnologia, fornendo consulenza strategica, gestionale e legale. Inoltre, dal 1994, sono Professore a contratto di Strategie Aziendali, presso la Scuola di Specializzazione in Ricerca Operativa e Teoria delle Decisioni, Dipartimento di Statistica, Università “La Sapienza”, Roma. Dal febbraio 2000 al Settembre 2006 sono co-ideatore, Docente e Assistant Director del MiNE, Master in the Network Economy presso l’Università Cattolica di Piacenza. Dall’anno accademico 2001-2002 fino al settembre 2014 insegno strategie di comunicazione al Politecnico di Milano, Master in Design della Comunicazione, Dipartimento di Architettura, fiancheggiando il Prof. Paolo Ciuccarelli, titolare del corso di Metaprogetto. I miei punti di forza risiedono nella capacità di comprensione di Scienza e Tecnologia e di diversi aspetti delle discipline umanistiche, in particolari arti visive, e dunque capacità di sintesi fra queste, management e strategia; nella facilità di definire e fare crescere rapporti e relazioni interpersonali; in una lunga esperienza di relazioni internazionali a scala globale; in una non comune capacità di comunicazione, divulgazione e insegnamento. Mi viene riconosciuta capacità di leadership e di motivazione di team operativi interdisciplinari e internazionali. Nel corso degli anni ho seguito un notevole numero di corsi di specializzazione e seminari; ho pubblicato un gran numero di articoli scientifici, anche a carattere divulgativo su quotidiani e riviste specializzate. Anche qualche libro: da citare il primo testo in italiano che parlava del World Wide Web e zone limitrofe: “Il Libero delle reti, edizioni ADN Kroos.. Da oltre un decennio svolgo attività di consulente sui temi della strategia e dell’innovazione tecnologica. Sono stato membro di diversi Comitati e Gruppi di lavoro governativi e presso la CEE. Ho fatto parte del Comitato Scientifico della rivista “Scienza e Dossier” e titolare della rubrica “Il Nuovo” sviluppata su temi innovativi di Scienza e Tecnologia. Sono stato titolare di rubrica fissa sulle riviste “L’Europeo”, Next”, “Ceramicanda” e “Netforum”. Collaboro saltuariamente con molte altre testate. Blogger per il Fatto Quotidiano, Infosec News e Giano News. Ho avuto diverse esperienze didattiche, in Italia e all’estero, anche a carattere continuativo; ho tenuto un elevato numero di conferenze e seminari in Italia e all’estero per enti governativi, università e aziende private. Nel Marzo del 1990 sono stato chiamato dal rettore Prof. Mel Horwitch a far parte dello Scientific Advisory Board del Theseus Institute, Business School specializzata in Strategie dei Sistemi di Informazione e delle Reti, localizzata nel parco scientifico europeo di Sophia Antipolis, nel sud della Francia. Altre info disponibili su Google. Dimenticavo: due figli, due ex-mogli e Silvana da poco mi ha detto sì. Per concludere, ce n’è abbastanza da “scassare i cabasisi” a molti…

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