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BENVENUTI NELLE STAZIONI DI TILT-BURTINA E DI TILTERMINI

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
02/10/2024
in EDITORIALI
BENVENUTI NELLE STAZIONI DI TILT-BURTINA E DI TILTERMINI
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TE LO LEGGO IO

E’ stato chiamato “inconveniente tecnico alla linea” ed è costato cancellazione di treni, variazioni di itinerario e ritardi anche di due ore. Non si sa cosa sia effettivamente successo e lo spettacolo dei display in stazione che mostrano scritte incomprensibili fanno pensare che il problema non sia soltanto ferroviario.

Una mattinata infernale per chi confidava di muoversi con la comodità dei convogli ad alta velocità o chi sperava nella consueta giornata di “pendolariato” per raggiungere il posto di lavoro.

Il dramma non è soltanto per i romani – “fortunatamente” in costante allenamento per i continui disservizi che la Capitale, la sua fantasmagorica giunta e le municipalizzate garantiscono con estrema generosità – ma per tutti i disperati che in giro per l’Italia avevano scelto come destinazione Roma o avevano in programma di servirsi di qualcosa che partiva o era in transito da quelle parti.

La natura dell’accaduto è avvolta dalla misteriosa definizione che il dizionario ricorda riferirsi a fatti spiacevoli (lo si dica ai viaggiatori per sapere quanto), imprevisti (in un contesto dove la prevedibilità dovrebbe essere la regola) oppure seccature, impedimenti o intoppi.

Se “inconveniente” lo si vede invece come aggettivo finisce con il significare “disdicevole” e, in effetti, a tutti i danni (all’utenza in primis e alle aziende concessionarie per rimborsi e contenziosi) va quindi aggiunto quello spaventoso di immagine. In un Paese sotto i riflettori per l’imminente Giubileo diciamo che l’episodio non ha fatto guadagnare punti all’Italia.

Ad esaminare quel che si è verificato con gli occhi di chi ha mandato a monte tutti i suoi impegni ed è rimasto incredulo al binario – fermo come Prodi nelle impietose gag di Guzzanti – si rileva anzitutto una difficilmente perdonabile questione di comunicazione e di informazione. 

Tralasciando la cronicità dei guasti che giocano a vantaggio delle società di trasporto in considerazione che la clientela è ampiamente “vaccinata” (con ripetuti richiami), i guasti possono ragionevolmente verificarsi ma – se non si è in grado di arginare i disagi conseguenti – forse una buona e trasparente informazione può placare gli animi, ammorbidire l’impatto delle singole disavventure di innocenti viaggiatori, attivare la “modalità rassegnazione” o magari la “modalità pazienza” che difficilmente scatta in automatico in chi è venuto in stazione per muoversi e non per bestemmiare tutti i Santi presenti sul calendario.

I tabelloni riportano scritte che ricordano la Stele di Rosetta e impongono ai presenti impossibili operazioni per decifrare o indovinare il significato di scritte come XY5RZ@T o TTTTS23. C’è chi dice trattarsi degli orari di partenza, chi spiega essere le destinazioni su Marte rese disponibili dalla salvifica visita di Musk alla nostra Premier, chi ritiene siano codici per il sorteggio di premi a chi ha una tessera fedeltà.

Il sito web di Rete Ferroviaria Italiana mette a disposizione gli aggiornamenti di infomobilità con frequenza oraria e rinvia alle pagine Internet di Trenitalia, Italo e così a seguire.

I messaggi sono laconici e ripetitivi e allora si segue il consiglio di consultare quelli che su quei binari fanno correre i loro treni. Alle 11.35 Trenitalia presenta lo stesso contenuto aggiornato alle 8.45, probabilmente perché nessuno sa cosa dire e sembra brutto ripetere la medesima comunicazione cambiando solo l’orario di update… Italotreno è fermo alle 9 e dice altrettanto poco, ma almeno scrive “I Viaggiatori dei treni in ritardo e dei treni cancellati possono contattare Pronto Italo 060708 per informazioni, assistenza, rimborso o per concordare un’alternativa di viaggio entro le ore 23:00 di oggi”.

I ritardi nel frattempo sono di circa 180 minuti, lo stesso tempo necessario per arrivare da Roma a Milano o viceversa.

Poco importa se – come qualcuno pensa – ci sono di mezzo gli hacker o chissà chi altro. Un blocco di questo genere è un problema tecnico, organizzativo, comunicativo e soprattutto di sicurezza. Quelli che amano le espressioni parlano di “crisis management” e – come per i treni in partenza – non ce n’è traccia…

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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