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GRAZIE, PRESIDENTE MATTARELLA

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
25/02/2024
in EDITORIALI
GRAZIE, PRESIDENTE MATTARELLA
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TE LO LEGGO IO

L’editoriale odierno potrebbe fermarsi qui. Il titolo sarebbe sufficiente a descrivere lo stato d’animo della collettività silente che – in occasioni come queste – si lascia scappare un corale “Quanno ce vo’, ce vo’!” che infrange un mutismo di sudordinazione e certo non di condivisione.

La frase di Mattarella non è stata rubata con un microfono nascosto, non è stata redatta da una di quelle “manine” che ogni tanto fanno capolino in contesti istituzionali, non è frutto di una libertà arbitrariamente presa da qualcuno dello staff. Non è una sassata, ma un macigno che ricorda quelli che si spiaccicano sul povero Wilcoyote all’inseguimento di Beep Beep.

Il tweet del Presidente è rimbalzato in ogni dove.

“Il Presidente della Repubblica ha fatto presente al Ministro dell’Interno, trovandone condivisione, che l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento”.

Abituati a criticare repressioni brutali come “sudamericane”, ci ritroviamo – combinazione vuole in concomitanza con la Presidenza del G8 o del G7 – ad essere sotto i riflettori con episodi di macelleria indegni di un Paese progredito.

Non ci è bastata Genova. Dopo le brillanti performance alla scuola Diaz o nella caserma di Bolzaneto, qualcuno ha pensato di macchiare di sangue la credibilità delle Forze dell’Ordine e gettare infamia su chi indossa quell’uniforme o altra analoga con sacrificio e abnegazione.

Chi ha fatto o fa un certo mestiere non si riconosce e non può riconoscersi nella violenza gratuita di chi aggredisce ragazzini inermi che legittimamente manifestano per le strade della loro città. Si possono condividere o meno le opinioni dei dimostranti, ma chi è schierato in quell’istante rappresenta lo Stato e non una fazione. L’uomo o la donna in servizio hanno giurato fedeltà alla Repubblica e non al Governo, nemmeno quando quest’ultimo si dichiara “vicino” a chi opera per la sicurezza pubblica o per la difesa.

E’ difficile credere che sia stato ordinato, gergalmente, di “usare il pugno di ferro”. E’ impossibile immaginare che lo abbia fatto il Ministro dell’Interno, che era Prefetto di Roma il 9 ottobre 2021 quando ad un pacifico corteo fu consentito di raggiungere la sede della CGIL e dar luogo ad un energico flash-mob negli uffici di quel sindacato.

E’ altrettanto sbalorditivo che la rabbia sociale, quella del tutti contro tutti, impedisca di riconoscere errori e scelte inaccettabili e di constatare lo sbriciolarsi della democrazia e – banalmente – lo spegnersi del buon senso.

La visualizzazione del tweet di Sergio Mattarella da parte di due milioni e mezzo di utenti, gli oltre 12mila “repost”, i quasi 27mila “like”, i circa duemila commenti, sono un segnale che la gente – come il Marchese del Grillo nel celebre film – “s’è svejiata”? La prestazione da “influencer” dell’inquilino del Quirinale vale forse più di uno dei tanti sondaggi di opinione con cui si misura quel che bolle nella pancia dei connazionali? Arriveremo, finalmente, ad applicare quel “prima gli italiani” all’essere civili, al mostrarsi rispettosi delle leggi e magari anche della Costituzione?

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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