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OCCHIO AD UTILIZZARE LA WI-FI IN ALBERGO

Ilaria Gentileschi di Ilaria Gentileschi
22/10/2023
in CITTADINI E MINORI
OCCHIO AD UTILIZZARE LA WI-FI IN ALBERGO
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TE LO LEGGO IO

E’ senza dubbio una grande comodità e spesso la prima cosa che viene chiesta dagli ospiti che si presentano alla reception è proprio la “password” per connettersi a Internet.

Purtroppo la maggior parte degli utenti non sembra rendersi conto della gravità dei rischi a cui si espone durante l’utilizzo delle reti Wi-Fi degli hotel.

L’FBI americana ha pubblicato un annuncio di servizio pubblico riguardante i rischi derivanti dall’utilizzo delle reti Wi-Fi degli hotel specialmente per chi se ne serve per ragioni di lavoro.

L’allarme arriva dagli Stati Uniti, dove sempre più hotel hanno iniziato a pubblicizzare le prenotazioni delle camere durante il giorno per coloro che cercano un ambiente privo di distrazioni.

L’idea non è niente male e rappresenta una sorta di benedizione per i telelavoratori che non riescono a concentrarsi sul proprio ambiente di lavoro mentre sono a casa, ma c’è sempre un rovescio della medaglia.

Infatti ci sono alcuni rischi piuttosto seri a cui si può andare incontro mentre si utilizzano le reti Wi-Fi negli hotel.

Il tema è complesso ma si può tracciare un preliminare quadro dei pericoli.

In primo luogo si deve tenere in considerazione la possibilità di monitoraggio del traffico: l’attività svolta in rete potrebbe essere esposta alla curiosità di terze parti non sempre bene intenzionate.

Poi va tenuto conto dei possibili attacchi Evil Twin, quelli consistenti nella clonazione della rete dell’hotel che porta i clienti a connettersi invece a quella falsa e poi a csadere in qualche trappola.

Rientrano – per così dire – nella tradizione anche gli attacchi Man-In-The-Middle (con l’intercettazione e furto di informazioni sensibili dal proprio dispositivo), il furto di identità digitale (con la “sostituzione di persona” dalle terribili conseguenze) e il ransomware (ossia l’intervento di particolari virus informatici che danneggiano archivi e documenti rendendolo non più leggibili).

Va detto che certi collegamenti possono avere ripercussioni sulla propria attività lavorativa perché il non adoperare precauzioni può agevolare i criminali informatici nelle loro azioni volte a rubare credenziali di lavoro o altre risorse simili.

Gli agenti del Federal Bureau of Investigation sottolineano che gli ospiti in genere hanno una visibilità minima sia sulla posizione fisica dei punti di accesso wireless all’interno dell’hotel sia sull’età delle apparecchiature di rete.

È molto più probabile che le apparecchiature vecchie e obsolete possiedano vulnerabilità che gli attori criminali possono sfruttare. Anche se un albergo utilizza apparecchiature moderne, l’ospite non ha modo di sapere con quale frequenza l’hotel aggiorna il firmware di tali apparecchiature o se l’hotel ha modificato le password predefinite delle apparecchiature.

Queste valutazioni sono d’obbligo e l’ospite dell’hotel deve tenere in considerazione ciascuno di questi fattori quando sceglie se effettuare il telelavoro su una rete alberghiera.

Se la soluzione di andare a lavorare nella quiete di un albergo è effettivamente accattivante e irresistibile, il rimedio è semplice. Basta non utilizzare la rete wifi dell’hotel e servirsi invece del proprio cellulare come hotspot mobile. Facile no?

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Ilaria Gentileschi

Ilaria Gentileschi

24 anni, maturità all’Istituto Tecnico per il Turismo “Cristoforo Colombo” di Roma, appassionata dello studio degli idiomi stranieri, particolarmente portata alla comunicazione interpersonale, ha conseguito anche il “Certificato LIS” per la lingua dei segni. Intenzionata a sfidare subito il mondo del lavoro e pronta a fare la necessaria “gavetta”, ha rapidamente maturato una concreta esperienza di contatto con il pubblico, di accoglienza degli ospiti e di soluzione di problemi organizzativi ogni volta di maggior importanza, si è sempre rimboccata le maniche nella consapevolezza che la strada era in salita ma andava affrontata con determinazione per incontrare il prima possibile la fatidica “occasione buona”. Oltre ad aver lavorato nel settore della ricettività, del turismo e di quello museale, ha svolto anche ruoli di segreteria direzionale in una importante realtà di produzione cinematografica.

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