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SICUREZZA ALBERGHIERA? ECCO DA CHE PARTE COMINCIARE

Ilaria Gentileschi di Ilaria Gentileschi
14/10/2023
in CITTADINI E MINORI
SICUREZZA ALBERGHIERA? ECCO DA CHE PARTE COMINCIARE
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TE LO LEGGO IO

Esistono molti approcci per garantire la protezione del personale alberghiero e degli ospiti offrendo al tempo stesso esperienze positive.

In effetti molti sistemi, procedure e tecnologie di sicurezza possono essere implementati in modo “delicato” e senza modificare drasticamente la struttura e l’atmosfera dell’edificio.

La CPTED (Prevenzione del crimine attraverso la progettazione ambientale) è un buon punto di partenza per poter comprendere scurezza fisica, sorveglianza, controllo dei movimenti, gestione e manutenzione, spazio difendibile, natura ed immagine.

E’ fondamentale riconoscere che tutte le componenti di questo piano di intervento sono strettamente legate all’ambiente.

Tanto per cominciare va detto che la teoria dello “spazio difendibile” è diventata così famosa da produrre le linee guida come il CPTED nel 1999.

Larga parte degli elementi appena elencati possono essere implementati – quasi fosse una partita a scacchi – attraverso tre “mosse”: una semplice allocazione delle risorse, una buona gestione e una regolare manutenzione.

Vediamo quindi da dove iniziare.

L’illuminazione

Bisogna assicurarsi che gli spazi isolati siano ben illuminati e mantenuti regolarmente.

Spesso in aree scarsamente illuminate si verificano dei problemi ed è stato dimostrato che garantire che le lampadine vengano controllate o sostituite quando rotte o che vengano installati sistemi di illuminazione migliori riduce la criminalità fino al 36% nelle città.

Le aree pubbliche come i parcheggi, corridoi e vicoli dovrebbero essere al centro dell’attenzione.

Il controllo degli accessi

Utilizzando un sistema di sorveglianza o distribuendo i percorsi, tutto il traffico dovrebbe passare attraverso aree che possono essere facilmente controllate e monitorate.

I locali dovrebbero essere progettati in modo tale da prevenire che si accumulino grandi gruppi di folle all’interno, garantendo quindi il passaggio sicuro attraverso l’edificio.

La regolamentazione del numero degli ingressi

Possiamo dire che meno ce ne sono e meno personale di sicurezza e risorse saranno necessari per monitorarli.

Ancora una volta, il controllo del “traffico” può aiutare per decidere la posizione migliore e le uscite dovrebbero essere progettate tenendo presente la sicurezza antincendio, consentendo una rapida uscita dall’edifico.

La manutenzione esterna

Dei semplici lavori di manutenzione come tinteggiatura, giardinaggio e pulizia dei rifiuti dalla proprietà alberghiera inviano un messaggio sia agli ospiti dell’hotel che ai potenziali trasgressori.

La “teoria della finestra rotta” suggerisce come segni visibili di criminalità, di comportamento antisociale e disordine civile possono incoraggiare ulteriori crimini e disordini.

Se le autorità punissero per i crimini minori, come il vandalismo del decoro urbano allora si potrebbero evitare reati più gravi.

Un esterno ben curato migliora anche la percezione della struttura di ospitalità da parte degli ospiti.

La manutenzione delle camere

La pulizia e la corretta manutenzione comunicano ai buoni clienti che sono apprezzati e li dissuadono da comportamenti scorretti.

Come per la manutenzione esterna, una stanza sporca, disordinata o mantenuta male viene trattata come viene trovata…

Le camere sporche sono tra le lamentele più comuni degli ospiti, quindi garantire che le tue siano di altissimo livello è più che vantaggioso.

Fermiamoci qui.

La strada è lunga e certe iniziative devono essere “assimilate” senza fretta ma con consapevole rapidità. Torneremo a parlarne prestissimo. Mi raccomando, nel frattempo non buttate via gli appunti appena presi…

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Ilaria Gentileschi

Ilaria Gentileschi

24 anni, maturità all’Istituto Tecnico per il Turismo “Cristoforo Colombo” di Roma, appassionata dello studio degli idiomi stranieri, particolarmente portata alla comunicazione interpersonale, ha conseguito anche il “Certificato LIS” per la lingua dei segni. Intenzionata a sfidare subito il mondo del lavoro e pronta a fare la necessaria “gavetta”, ha rapidamente maturato una concreta esperienza di contatto con il pubblico, di accoglienza degli ospiti e di soluzione di problemi organizzativi ogni volta di maggior importanza, si è sempre rimboccata le maniche nella consapevolezza che la strada era in salita ma andava affrontata con determinazione per incontrare il prima possibile la fatidica “occasione buona”. Oltre ad aver lavorato nel settore della ricettività, del turismo e di quello museale, ha svolto anche ruoli di segreteria direzionale in una importante realtà di produzione cinematografica.

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