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GLI HACKER VOGLIONO 500 MILA DOLLARI DA POSTE ITALIANE PER NON DIFFONDERE I DATI RUBATI

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
17/08/2023
in EDITORIALI
GLI HACKER VOGLIONO 500 MILA DOLLARI DA POSTE ITALIANE PER NON DIFFONDERE I DATI RUBATI
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TE LO LEGGO IO

A dispetto dei problemi reali del nostro Paese – come la località albanese in cui è andata in vacanza, pardon, missione la Premier oppure l’austero divieto di portare tradizionali teglie di parmigiana sotto l’ombrellone degli stabilimenti balneari – gli hacker pensano ad altro.

Non disponendo dell’ultima copia de La Settimana Enigmistica (o forse non riuscendo a risolverne i rebus), gli hacker sfogano le loro energie intrufolandosi nei server di Poste Italiane incuranti delle misure di sicurezza lì adottate e incautamente per nulla impensieriti dell’esistenza di una Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale pronta ad intervenire in caso di scorribande.

Nel mirino dei pirati informatici della gang “Medusa” stavolta è finita “Postel”, la società di Poste Italiane che ha un importante ruolo nel settore dei servizi di gestione documentale e nel contesto delle comunicazioni di marketing data-driven che tanto appassionano le imprese che vogliono ampliare il proprio mercato con l’individuazione di potenziali nuovi clienti. A leggere quel che “Postel” reclamizza sul suo web, il suo prodotto (cioè i dati di noi possibili target di iniziative commerciali) appassiona chi vuole fare business e “quattromila imprese attive nei settori delle utility, della finanza, delle telecomunicazioni, delle assicurazioni, del largo consumo e della PA centrale e locale hanno scelto Postel come fornitore cui affidarsi per comunicare.“

Poste Italiane getta acqua sul fuoco e tranquillizza tutti asserendo che il malloppo è costituito solo da “dati interni”. Malloppo? Dati interni?

I pirati informatici dicono di aver rubato un significativo quantitativo di informazioni (Postel stessa si vanta scrivendo “Gestiamo più di un miliardo di documenti cartacei e due miliardi di documenti elettronici all’anno”) e di essere pronti a pubblicarli su Internet se entro otto giorni non viene pagato un riscatto di 500mila dollari.

Prendendo per buone le dichiarazioni del Gruppo Poste Italiane (non avremmo motivo di dubitarne) sarebbero state portate via solo informazioni che non riguardano soggetti esterni e quindi la “popolazione” non deve temere alcunché. Se ad essere stati saccheggiati sono soltanto – ad esempio – gli archivi del personale dipendente (solo di Postel o di tutta la holding?) la situazione non è comunque meno grave.

Non è necessario fare grandi sforzi di fantasia per comprendere che nei database delle Risorse Umane ci sono dati e notizie anche di una certa sensibilità (si pensi allo stato di salute del lavoratore o alla sua cessione del quinto dello stipendio…) che sarebbe sgradevole veder distribuiti online alla mercè del curioso di turno.

In attesa di chiarimenti (l’Agenzia Cyber sicuramente far sentire la sua rassicurante voce) incrociamo le dita. Al lavoro c’è pure il Garante per la riservatezza dei dati personali e quindi la macchina dei soccorsi è stata correttamente avviata….

 

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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