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ALTA VELOCITA’, RITARDI ANCOR PIU’ ALTI

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
09/08/2023
in EDITORIALI
ALTA VELOCITA’, RITARDI ANCOR PIU’ ALTI
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TE LO LEGGO IO

L’aver fatto il pendolare per anni mi ha vaccinato. Non mi stupisco più di nulla, temendo solo che i disagi un domani vengano contabilizzati e determinino un sovrapprezzo etichettato come “PLUS – Avventure nel mondo”.

Effettivamente quasi 7 ore di ritardo, su un tragitto che ci si vanta venga percorso in più o meno 3 ore, significa anzitutto che i viaggiatori hanno occupato il proprio posto a sedere tre volte tanto il tempo per il quale hanno pagato il biglietto. In secondo luogo l’esperienza estrema è giusto che abbia un suo prezzo aggiuntivo perché – senza andare nel Terzo Mondo – provare certe sofferenze tempra lo spirito, concede tempo alla riflessione in un mondo frenetico e stressante, distrae da scadenze e obiettivi temporali, incita a non avere una agenda rigida e fitta di impegni “schedulati” ad un ritmo oggettivamente esagitato.

Il piacere del sapere che si parte e del non conoscere se e quando si giunge a destinazione è impagabile e quindi non si capisce il perché di chi ieri si lamentava per una permanenza a bordo superiore al previsto. Il rimbombare di bestemmie, che avrebbero fatto invidia ad un fabbro triestino che si martella un dito sull’incudine, è indice di scarso rispetto dei valori religiosi e soprattutto di una significativa lacuna in termini di self control.

La “presenza di estranei in galleria” che ha paralizzato il tratto Bologna-Firenze dell’Alta Velocità probabilmente non rientrava nei dettagliati piani per la sicurezza dei trasporti. Chi si occupa di “security” forse non ha ritenuto di prevedere una simile evenienza o vi ha attribuito un valore ponderale talmente basso da non suggerire l’adozione di misure preventive (evitare che accada qualcosa di simile) o di procedure di individuazione, localizzazione ed evacuazione (trovare e tirar fuori di lì chi si è intrufolato compromettendo la circolazione dei treni).

Già nei giorni passati si erano verificati inconvenienti (chiamiamoli così per non calcare sadicamente la mano) connessi a problemi di alimentazione elettrica che hanno azzoppato i convogli sulla medesima linea.

Senza fretta (mi rendo conto che faccia caldo e che incombono le ferie di chi dovrebbe occuparsene) sarebbe il caso che qualcuno provasse a fare un “resumè” di quello che è successo e sta accadendo e soprattutto tentasse di guardare in prospettiva uno scenario che potrebbe diventare sempre meno rassicurante.

Non c’è bisogna di ipotizzare incursioni terroristiche, perché come ieri sono sufficienti un paio di cretini che si infilano a piedi in galleria oppure un animale che si fa trovare in mezzo ai binari.

In un’epoca in cui tutti parlano di sicurezza cibernetica con la stessa disinvoltura con cui chi siede al bar incarna Helenio Herrera o un più recente Mourinho e disquisisce di calcio, varrebbe la pena limitarsi a constatare quel che non funziona. La nostra arretratezza tecnologica e la fragilità di quelle che eufemisticamente chiamiamo “infrastrutture critiche” non appassionano gli hacker che non amano “vincere facile”. Come ripeteva Riccardo Pazzaglia in “Quelli della notte”, qui “il livello è basso” e la cronaca impietosamente lo sottolinea con sgradevole frequenza…

Che sia venuto il momento di fare qualcosa? Come a scuola, vista una sostanziale impreparazione, si può cominciare con “un argomento a scelta”.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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