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UCRAINA: FINIREMO CON IL RINGRAZIARE UN MERCENARIO?

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
24/06/2023
in EDITORIALI
UCRAINA: FINIREMO CON IL RINGRAZIARE UN MERCENARIO?
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TE LO LEGGO IO

Da quando è scattata l’invasione russa in Ucraina si è levato il coro che intonava “ma cosa aspettano a far fuori Putin”, mantra che ognuno recitava a modo suo ma che sostanzialmente auspicava la destituzione dell’odierno Zar o addirittura la sua eliminazione fisica.

Gli strateghi da osteria ricordavano o semplicemente immaginavano “soluzioni pratiche” per mano di sicari armati dall’intelligence occidentale. Proprio mentre l’ipotetico ritornello “non ci sono più gli agenti segreti di una volta” stava sfumando nella delusione di chi si aspettava un colpo di scena, ecco la sorpresa.

Dopo un lungo periodo di manifestazioni di dissenso (evidente segnale dell’aggancio del protagonista da parte di sempre più convincenti interlocutori), il comandante del famigerato Gruppo Wagner ha deciso (o è stato persuaso) di incitare i russi a ribellarsi contro i vertici della Difesa e soprattutto a contrastare il Cremlino e il suo padrone di casa.

Evgenij Viktorovič Prigožin, già venditore di hot dog e poi imprenditore a capo di una catena di negozi di generi alimentari a San Pietroburgo, ha creato il reparto di mercenari tenendo ben presente il suo spirito commerciale. La sua spiccata passione per il denaro lo ha visto cimentarsi anche nella creazione dei primi casinò di quella che era stata Pietrogrado e poi Leningrado.

Considerata la difficoltà di colpire direttamente Vladimir Putin, in qualche ufficio di Langley si è capito che la soluzione poteva essere l’ “acquisto” della guarnigione che aveva seminato il panico in Ucraina e che probabilmente (molto probabilmente) poteva essere indirizzata alla conquista di Mosca.

Nei corridoi della CIA (o in chissà quale altra entità governativa a stelle e strisce) è risuonata la domanda che John Belushi – nei panni di Jake “Joliet” Blues – formula al distinto vicino di tavolo: “Quanto vuoi per tue donne? Io compra tua bambina…” e l’ispirazione ha folgorato chi poteva assumere decisioni importanti in proposito.

Stavolta non siamo nel ristorante “chez Paul” e non c’è da costringere “Fabulous” a tornare a suonare con “la banda”, ma è in gioco il futuro del pianeta…

L’evolvere della situazione e la reazione inferocita dello “Zar” lasciano intendere che Prigožin, al pari di Gigi Sabani o Iva Zanicchi in una fortunata stagione televisiva, abbia esclamato “OK, il prezzo è giusto!” scompigliando il già confuso scenario del conflitto.

In fondo, e nemmeno tanto in fondo, la “Wagner” è una combriccola di mercenari e quindi non può stupire un tanto brutale cambio di fronte. E’ gente che combatte per denaro e quindi è ovvio che certe valutazioni di carattere finanziario possono fluidificare mutamenti di opinione e modificare in modo sostanziale l’agenda degli impegni…

Deve sbalordire il non averci pensato prima, ma il business delle armi e della ricostruzione non era giusto naufragasse anzitempo.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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