sabato, Agosto 16, 2025
GIANO NEWS
  • Home
  • EDITORIALI
  • TECNOLOGIA
  • ENERGIA
  • TRASPORTI
  • DIFESA
  • SCENARI
  • SANITÀ
  • ECONOMIA
  • CITTADINI E MINORI
  • LEGALITÀ
  • AVVISO AI NAVIGANTI
  • RIFLESSIONI
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
GIANO NEWS
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Home CITTADINI E MINORI

IL DELITTO NOTARBARTOLO. IL PRIMO DELITTO ECCELLENTE DI MAFIA NELL’ITALIA UNITA – (Prima parte)

Giuseppe Bodi di Giuseppe Bodi
01/02/2023
in CITTADINI E MINORI
485
Visualizzazioni
Condividi su FacebookCondividi su Linkedin
0:00 / 0:00
TE LO LEGGO IO

Emanuele NOTARBARTOLO, marchese di San Giovanni, nacque a Palermo nel 1834 da una illustre famiglia aristocratica di fede borbonica. Il suo fu il primo “omicidio eccellente” nella storia della mafia, la prima vittima nell’alta società siciliana ed italiana. Nel 1857 sposò la causa liberale e nazionale per un’Italia unita e nel 1860 si unì alle truppe garibaldine combattendo a Milazzo. Ufficiale nel Regio Esercito, combatté contro il brigantaggio in Italia meridionale. Lasciata la divisa, si impegnò in politica nell’area liberal-moderata; la fama e la stima lo resero accettato da tutti. Era una delle più illustri personalità della Sicilia; nel 1865 divenne assessore alla Polizia Urbana a Palermo e nel 1873 divenne Sindaco del capoluogo siciliano guidando uno schieramento liberale composto da Destra e Sinistra storica, contrapposto a quello clericale-regionalista. Fu Sindaco per tre anni.

La sua specchiata onestà ed intransigenza lo contraddistinsero. Si adoperò per combattere la corruzione nelle dogane, atto che gli creò l’inimicizia con la mafia. Nel 1876 fu nominato Direttore Generale del Banco di Sicilia (all’epoca era uno dei sei Istituti di emissione del Regno d’Italia) dove rimase sino al 1890. Nominato dall’ultimo Governo della Destra storica, venne confermato anche dai successivi della Sinistra storica. Anche qui brillò per onestà ed integrità. Contrastò interessi mafiosi e politici che contribuirono a procurargli la morte, avvenuta nel 1893. Nel decennio successivo al suo assassinio vi furono vari processi che divisero l’opinione pubblica siciliana e scossero quella dell’Italia intera in quanto emersero i rapporti tra mafia e politica da un lato, magistratura ed investigatori dall’altro. Il “caso Notarbartolo” portò all’attenzione di tutto il giovane Stato italiano, per la prima volta, il fenomeno mafioso. Esso fu oggetto di articoli su tutta la stampa nazionale e per un lungo tempo catalizzò l’attenzione degli italiani.

Per comprendere la personalità di Emanuele Notarbartolo è illuminante la biografia scritta dal figlio Leopoldo (1869-1947), Ufficiale della Regia Marina. La biografia del padre, nella quale mai esaltò il proprio ruolo nei processi, venne pubblicata dalla moglie due anni dopo la sua morte.

Emanuele Notarbartolo acquistò una tenuta (Mendolilla), in un terreno brullo a quaranta chilometri da Palermo trasformandola, con gli anni ed un grande impegno personale ed economico, in una fattoria modello, rifuggendo dalla figura di proprietario assenteista, tipica dei notabili palermitani del tempo. Per i lavori impiegò manodopera locale, rifiutandosi di utilizzare quella del vicino centro di Caccamo, nota roccaforte della mafia.

Notarbartolo venne assassinato mentre era in costruzione una cappella per i contadini. La tenuta, che aveva trasformato un arido terreno, con grandi investimenti personali, in una rigogliosa fattoria, rappresentava un modello utopico di sviluppo in Sicilia. Come altri conservatori illuminati agognava un capitalismo paternalistico e rurale, una via “sicura” verso la modernità. Il loro modello doveva arginare e contrastare la povertà e l’instabilità del nuovo Stato, l’illegalità diffusa nelle campagne del Meridione. Paventavano un conflitto sociale per il divario con l’industrializzazione del Settentrione.

Il nobile siciliano temeva per la sua incolumità, tanto da aver realizzato una sorta di blindatura dello studio (travi di acciaio, mattoni incombustibili) dove custodiva armi e munizioni in quantità.

I timori, oltre all’essere cosciente dei suoi atteggiamenti onesti ed intransigenti non certo graditi alla mafia, derivavano da episodi pregressi. In particolare, nel 1882, alcuni banditi lo avevano sequestrato in circostanze poco chiare. Venne tenuto per sei giorni in una grotta e liberato dopo il pagamento di un riscatto. Pochi giorni dopo il capo dei sequestratori venne ucciso ed il corpo, attinto da colpi alla schiena, trovato nelle campagne di Caccamo. Gli altri vennero catturati in virtù di una soffiata anonima dopo un conflitto a fuoco nella cittadina di Villabate, centro mafioso, in una villa vuota di proprietà di una baronessa. La villa della nobildonna confinava con la proprietà di Raffaele Palizzolo (1843-1918) ed ambedue ricadevano nel territorio di Villabate, feudo della cosca prediletta del Palizzolo (cardine della Destra Storica in Sicilia, deputato dal 1882 al 1890 e dal 1890 al 1900). All’epoca del sequestro il principale contrasto tra i due era nella gestione del Banco di Sicilia di cui il Notarbartolo era Direttore Generale ed il Palizzolo un influente membro del Consiglio di Amministrazione. Il primo tentava di porre ordine negli affari dell’Istituto riformandolo e sottraendolo al controllo politico (i politici erano i due terzi del Consiglio di Amministrazione), il secondo gli frapponeva ogni possibile ostacolo ai tentativi di mutamento.

Condividi16Condividi3
Giuseppe Bodi

Giuseppe Bodi

POTREBBE INTERESSARTI

QUANDO PERTINI PARAGONO’ IL PREMIER ISRAELIANO BEGIN A HITLER

di Renzo Trappolini
29/07/2025
0
QUANDO PERTINI PARAGONO’ IL PREMIER ISRAELIANO BEGIN A HITLER

Era anche allora d’estate. Nel Giugno 1982, il primo ministro israeliano Begin aveva dato il via all’operazione Pace in Galilea, cioè all’invasione del Libano, dove l’Olp di Arafat...

Leggi tuttoDetails

IL PROBLEMA DEMOGRAFICO E DOVER PARTIRE PER NECESSITÀ, NON PER SCELTA

di Andrea Aparo von Flüe
21/07/2025
0
IL PROBLEMA DEMOGRAFICO E DOVER PARTIRE PER NECESSITÀ, NON PER SCELTA

L’Italia si sta spopolando. I bambini scarseggiano. I nonni che portano a spasso i nipotini sono una rarità, quelli con un cagnetto al guinzaglio la normalità.

Leggi tuttoDetails

SARÀ TOCCATO ANCHE A VOI DI ESSERE RAPINATI IN RETE?

di Andrea Aparo von Flüe
21/06/2025
0
SARÀ TOCCATO ANCHE A VOI DI ESSERE RAPINATI IN RETE?

Notizia interessante: sono stati “sfondati” 15 miliardi 502 milioni 722 mila e 724 account del magico mondo della Rete. Esiste quindi una seria possibilità che tale sorte sia...

Leggi tuttoDetails

INSTAGRAM E I MINORI ONLINE

di Andrea Aparo von Flüe
14/06/2025
0
INSTAGRAM E I MINORI ONLINE

Da un mese a questa parte subiamo la campagna di comunicazione di Instagram. Ufficialmente promuove il controllo e la limitazione dei minorenni nello scaricare dagli App Store app...

Leggi tuttoDetails
Prossimo post
UNA MIA RIFLESSIONE SUL CASO COSPITO

UNA MIA RIFLESSIONE SUL CASO COSPITO

ARTICOLI CORRELATI

GENERALE, STIA SERENO…

GENERALE VANNACCI: CHAPEAU, OTTIMO PROGETTO DI PERSONAL BRANDING!

22/08/2023
LA NECESSITÀ DI ALLEATI DI CIVILTÀ IN EUROPA

LA NECESSITÀ DI ALLEATI DI CIVILTÀ IN EUROPA

02/06/2025
LO STOP GOVERNATIVO AL PORNO PER I MINORI VE LO RACCONTO IO – PRIMA PARTE

LO STOP GOVERNATIVO AL PORNO PER I MINORI VE LO RACCONTO IO – PRIMA PARTE

06/09/2023
SICUREZZA CONNESSIONI STARLINK: SE LE CONOSCI, LA EVITI

SICUREZZA CONNESSIONI STARLINK: SE LE CONOSCI, LA EVITI

10/06/2025
VERSO UN NUOVO FEUDALESIMO?

VERSO UN NUOVO FEUDALESIMO?

23/01/2025
LE MINE ANTI-UOMO NON LE FACCIAMO PIU’, MA ABBIAMO INSEGNATO A FARLE…

LE MINE ANTI-UOMO NON LE FACCIAMO PIU’, MA ABBIAMO INSEGNATO A FARLE…

11/01/2023

PRIVACY

  • Informativa Privacy
  • Informativa cookie

TAG

Accenture ACN AGID ai alessio butti anorc anorc professioni butti chatGpt contenuti Cospito diversità doglover FACEWATCH Franco Roberti Frattasi google governo inclusione intelligenza artificiale massi migranti nadia gullo Paolo zangrillo Piantedosi putin razza robot servizi segreti SOUTHERN CO-OP spie whatsapp xiaomi zangrillo

© 2022 GIANO.news

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • HOME
  • EDITORIALI
  • TECNOLOGIA
  • ENERGIA
  • TRASPORTI
  • DIFESA
  • SCENARI
  • SANITÀ
  • ECONOMIA
  • CITTADINI E MINORI
  • LEGALITÀ
  • AVVISO AI NAVIGANTI
  • RIFLESSIONI

© 2022 GIANO.news