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L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E’ AVVOCATO: ORMAI E’ LEGGE

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
24/09/2025
in EDITORIALI
L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E’ AVVOCATO: ORMAI E’ LEGGE
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TE LO LEGGO IO

In un Paese dove chi ha le leve del potere si travestiva da tenera e vezzosa Minnie o da impacciato nazista bullizzato, può capitare di tutto e ogni giorno di peggio.

In una Nazione che era culla della cultura e dell’ingegno è prevalsa una razza di analfabeti che – confusa la furbizia con più nobili doti cerebrali – sta mortificando quelli che hanno studiato con sacrificio, si sono impegnati per migliorare, hanno saputo perfezionarsi e mettere la loro affidabilità al servizio della collettività.

Dopo la stagione dell’ “uno vale uno”, arriva quella del “computer vale specialista esperto e responsabile”.

Il Senato ha approvato il DDL 1146-B (qui l’intero fascicolo), quello sull’uso dell’intelligenza artificiale, riservando all’articolo 13 le regole del gioco per chi – come un avvocato – esercita una professione intellettuale.

Il primo comma ha finalità “contenitive” perché sembra fissare argini a possibili abusi e stabilisce che “L’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale nelle professioni intellettuali è finalizzato al solo esercizio delle attività strumentali e di supporto all’attività professionale e con prevalenza del lavoro intellettuale oggetto della prestazione d’opera”.

Il testo della norma – che potrebbe sembrare lapalissiano – parla di “prevalenza del lavoro intellettuale”, lascia intravedere una tendenza diffusa a servirsi di soluzioni tecnologiche per ovviare a carenze culturali di chi presta la propria opera professionale e soprattutto fa immaginare che siano sempre più numerosi cittadini e aziende il cui avvocato si chiama ChatGPT, Gemini o Copilot.

Dopo aver vissuto la stagione dell’autodiagnosi medica che ha visto Google nel ruolo di pronto soccorso, ambulatorio e farmacia, adesso arrivano i tempi in cui anche l’universo della consulenza e assistenza legale risiede nelle risposte date da una macchina che – pur sofisticata – svolge una attività che non le  è propria.

Si potrebbe pensare che anche certi software dovrebbero superare l’esame di abilitazione forense e che forse ci dovrebbe essere un significativo sforzo istituzionale che non si limiti ad un provvedimento di legge privo di forza e magari anche di senso.

Ci sarebbe bisogno di sensibilizzare gli avvocati a fare il loro mestiere senza affidare a strumenti non certificati (e imprevedibili) compiti di delicatissima responsabilità. Sarebbe poi necessario educare la gente a non rimanere inebetita dinanzi ai presunti prodigi dell’intelligenza artificiale e a prepararsi a brutte sorprese conseguenti l’essersi affidata a professionisti non professionali o l’aver preferito una “automedicazione” legale che può “infettare” la propria sorte.

Il secondo comma dell’articolo 13 si limita a far sorridere. “Per assicurare il rapporto fiduciario tra professionista e cliente, le informazioni relative ai sistemi di intelligenza artificiale utilizzati dal professionista sono comunicate al soggetto destinatario della prestazione intellettuale con linguaggio chiaro, semplice ed esaustivo”.

Fatte salve rarissime eccezioni, provate ad immaginare un avvocato che spiega al cliente l’intelligenza artificiale…

In un mondo dove averne sentito parlare o esser stati un paio d’ore in platea ad un convegno sul tema bastano per sentirsi ferratissimi luminari della materia, l’unico risultato garantito è la comicità del futuro. Lo humor avrà il colore della toga. Nero.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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