Troppe persone invece di fare figli trattano i loro cani come figli, a loro offrono l’amore e la cura caratteristica dei genitori
I cani a Roma, come in tutta l’Italia, sono aumentati moltissimo negli ultimi tre-quattro anni e così le strade, ma soprattutto i marciapiedi, sono pieni di cacca e pipì. Naturalmente è colpa dei padroni incivili e non dei cani. Già per la mancata manutenzione del Comune da anni i marciapiedi sono sporchi, dissestati e pieni di erbacce, con gli escrementi dei cani sono addirittura impraticabili.
Io, per esempio, preferisco camminare sulla strada rischiando di più ma, almeno, mi muovo meglio con meno sporcizia e col fondo meno dissestato. Non sono solo io a segnalare questo problema ma sono in buona compagnia:
I cittadini romani esprimono in prevalenza un giudizio negativo sulla pulizia delle strade e dei marciapiedi, percependo un servizio di igiene urbana insufficiente. Il Codacons denuncia da anni la sporcizia diffusa, soprattutto nelle periferie, attribuendo la colpa alla mancanza di una raccolta rifiuti efficiente. L’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale conferma questa percezione negativa, sottolineando che i cittadini non considerano sufficiente nessun aspetto del servizio di igiene urbana, soprattutto la pulizia delle strade e delle aree intorno ai cassonetti. Dinamopress sottolinea che questa percezione negativa corrisponde a livelli di qualità erogata insufficienti per quanto riguarda pulizia e decoro urbano.
In sostanza, la maggior parte dei romani ritiene che la città non sia sufficientemente pulita e che il servizio di igiene urbana non sia efficace. Roma Today e Codacons segnalano come la mancanza di una raccolta rifiuti efficiente sia una delle cause principali (pure, se anche qui, non dobbiamo dimenticare la maleducazione di alcuni cittadini).
A parte la situazione particolare di Roma, in generale in tutta Italia i cani sono aumentati moltissimo anche in numero molto maggiore degli altri Paesi europei. A mio avviso ciò è collegato all’enorme diminuzione delle nascite di bambini; infatti, in particolare le donne manifestano un morboso attaccamento a questo animale domestico. Dico questo perché si nota come tale aumento del numero dei cani e il cambiamento di come gestito il rapporto con essi è accaduto proprio in corrispondenza con il calo del numero di bambini a livello nazionale.
Questo cambiamento è stato così importante che ha influenzato tutti i settori economici del Paese, sia industriali che commerciali. Sono notevolmente aumentati i prodotti per cani, sia fisici che alimentari (sono aumentati i negozi che vendono esclusivamente prodotti per animali domestici e nei supermercati si sono incrementati i settori a loro dedicati.
Ma soprattutto quello che è cambiato totalmente e come i cani siano ammessi a frequentare qualsiasi tipo di negozio anche alimentari e bar. Ricorderete come qualche anno fa i cani non potevano entrare, soprattutto in ambienti dove si trattavano prodotti alimentari, ma non solo anche in farmacie e in negozi adibiti alla vendita di particolari prodotti per l’igiene personale e venivano lasciati fuori legati in appositi ganci murati sul muro.
Per la verità io preferivo quel periodo a oggi che ti ritrovi cani che gironzolano intorno al tuo tavolo al bar dove vorresti rimanere a gustare tranquillamente in santa pace la tua consumazione. Intendiamoci non vorrei dare l’impressione di non amare i cani, li amo e come! Ne ho avuti due (due labrador, Camilla e Sansone) e ho avuto con loro un forte legame affettivo, ma sempre come animali e li ho trattati da animali, non come persone.