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LA COCAINA DI MACRON L’AVEVA PIPPATA IL COSPIRAZIONISTA

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
12/05/2025
in EDITORIALI
LA COCAINA DI MACRON L’AVEVA PIPPATA IL COSPIRAZIONISTA
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TE LO LEGGO IO

Alex Jones è un visionario interprete della realtà circostante e degli scenari planetari, eufemismo per definirlo un cazzone. Gli dobbiamo le chiacchiere che oggi sono rimbalzate in giro per il mondo grazie a personaggi che, come lui, cercano di vedere e poi di far credere solenni amenità inerenti sgraditi protagonisti della politica internazionale.

Spesso gli imbecilli si elevano ad unità di misura e si autoconvincono che anche altri vantano il loro deficitario quoziente intellettivo. Il signor Jones, quindi, ha ritenuto che il Presidente francese si sia messo a far uso di sostanze stupefacenti in presenza dei suoi omologhi e lo abbia fatto in un vagone ferroviario che aveva più telecamere che bulloni.

Monsieur Macron – secondo il farneticante propalatore di presunti scoop – avrebbe nascosto un piccolo cartoccio straboccante cocaina probabilmente per non doverla spartire con i compagni di viaggio, notoriamente consumatori incalliti di miscugli psicotropi, ma il suo gesto non è passato inosservato all’occhio attento dell’acuto censore cui nulla sfugge.

Dopo l’imprevedibile constatazione che il leader francese avesse fatto sparire un fazzoletto di carta poco elegantemente lasciato sul tavolo dopo essersi presumibilmente soffiato il naso, ci si aspettano nuove rivelazioni che possono spaziare dalle fragilissime condizioni di salute del tizio dell’Eliseo alla presenza di codici segreti vergati sulla soffice velina usa e getta.

In un attimo la notizia ha comunque avuto modo di propagarsi in maniera capillare, lasciando pensare che l’allegra comitiva stesse recandosi non ad un summit ma ad un rave, che poteva raccoglierli anche in qualche manufatto abbandonato nelle campagne toscane senza arrivare agli edifici distrutti in Ucraina.

E’ bastato un tweet, pardon un post su X, per vivacizzare una giornata in cui non c’erano ancora segnali di invasioni aliene pronte a recapitare morbi pestilenziali. La gente non legge i giornali ma si abbevera sui social e lo fa fino ad ubriacarsene. Con un clic la condivisione è consumata e la staffetta diviene inarrestabile, passando di mano in mano le peggiori idiozie che poco alla volta acquisiscono credibilità complice chi le ha veicolate.

La disinformazione regna sovrana e tutte le baggianate pubblicate in proposito andranno ad alimentare l’intelligenza artificiale che – particolarmente di bocca buona – non si prende certo la briga di cibarsi di pietanze gourmet. Non importa più quale sia la fonte, non interessa la differenza tra la ponderata opinione di chi davvero sa le cose e le abnormità di un demente che pascola su Facebook o in altri recinti digitali.

C’è qualcuno che nell’episodio di Macron avrebbe anche visto un cucchiaino, ma nessuno ha detto se si trattasse “da tè” o “da minestra” pur essendo fondamentale nella somministrazione orale di droghe e allucinogeni.

Nessuno, fortunatamente, ha visto supposte. Non siamo ancora sulla retta via.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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