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STRAGE DI GAZA E I TROPPI FACT-CHECKING

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
22/10/2023
in EDITORIALI
STRAGE DI GAZA E I TROPPI FACT-CHECKING
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TE LO LEGGO IO

Negli ultimi tempi, per nobilitare la propria versione si parla di “fact-checking” indicando con quell’epiteto una presunta verifica su un determinato evento.

Fatte le dovute eccezioni, chi si affretta a sbandierare un ipotetico distillato di verità normalmente è soltanto pronto a concatenare elementi probatori a favore della propria tesi, fornendo documenti e immagini a comprova di un apparente corretto “restauro” dei fatti.

L’autopsia di certi episodi non dovrebbero farla le parti in causa o i simpatizzanti di questo o quello schieramento. Sarebbe carino che a svelare la precisa ricostruzione di quanto è accaduto fosse un soggetto terzo, estraneo agli interessi in gioco ed avulso da qualsivoglia riverberazione.

Se mai facessero qualcosa in queste preoccupanti circostanze, dovrebbero essere le Nazioni Unite a reperire ogni informazione, ad acquisire dichiarazioni e rapporti, a confrontare l’accaduto con storie potenzialmente comparabili, a certificare l’autenticità e l’attendibilità degli elementi acquisiti in proposito, a informare l’opinione pubblica internazionale con la garanzia di veridicità di quanto raccontato e descritto.

Ci troviamo invece dinanzi ad un pullulare di iniziative “spontanee” di novelli Indiana Jones alla ricerca della verità perduta, pronti a ricostruire con cocci e frammenti a disposizione una versione dei fatti apparentemente attendibile ma destinata ad esser frantumata da chi ne ha fatta un’altra parimenti credibile grazie all’aggregazione di altri documentati ingredienti…

Dimostrazione empirica di queste mie suggestioni è fornita dall’atrocità della distruzione dell’ospedale di Gaza City, dove il dito accusatore ha cambiato ben tre direzioni nell’indicare il colpevole di un simile scempio.

La notizia dell’esplosione di un luogo che non poteva né doveva costituire un bersaglio aveva subito fatto guardare ad Israele come spietata macchina da guerra, incapace di distinguere innocenti inermi e in difficoltà da chi era il vero nemico.

Nell’arco di poco tempo è saltata fuori la smentita sulla paternità del lancio di un ordigno sul nosocomio. Persino una registrazione audio ricavata da una intercettazione dei Servizi segreti israeliani arriva a supportare l’incredibile riconducibilità ad Hamas. L’azione devastante sarebbe solo imputabile ai terroristi, secondo alcuni inetti nel lanciare un missile al punto di farlo cadere a brevissima distanza, secondo altri – meno morbidi – deliberati esecutori di un massacro che sarebbe stato facile attribuire ad Israele.

Il colpo di scena finisce sui mezzi di informazione e grazie a social network e messaggistica istantanea la presunta ennesima atrocità di Hamas raggiunge chiunque in giro per il mondo.

Qui interviene Al Jazeera, la notissima rete televisiva del Qatar, che non si limita a fornire il cambio di scena ma spiega che la “verità” sarebbe il frutto di una attenta analisi del proprio team di investigazioni digitali SANAD. Questa squadra di specialisti dice che gli israeliani hanno realizzato una ricostruzione di comodo e parla di quattro raid aerei e di un razzo che avrebbe colpito senza pietà la struttura ospedaliera…

Mentre i dubbi si intrecciano, si erode la fiducia nel “fact-checking” e si cancella il sottile confine tra informazione e propaganda.

Restano morti e feriti. Quelli sono veri, incredibilmente veri. Poco importa ai parenti se c’è o meno una sorta di VAR o di moviola a mostrare come è successo. Gli occhi sono talmente gonfi di lacrime che non lo si riuscirebbe a vedere.

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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