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RICORDATE IL CRASH INFORMATICO DELL’INPS? LA COLPA È DI LEONARDO, MICROSOFT, IBM ED ALTRI

Umberto Rapetto di Umberto Rapetto
17/05/2020
in EDITORIALI
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Il provvedimento numero 86 del 14 maggio 2020 del Garante per la Protezione dei dati personali è una pietra miliare nella storia degli incidenti informatici, della tutela della privacy, della rilevazione delle inefficienze pubbliche, delle forniture inadatte che certe realtà dello Stato si fanno rifilare per incapacità di committenza e di successivo controllo.

E’ secondo solo alle tavole ricevute da Mosè sul monte Sinai. E se mai dovesse tramutarsi in un monolite scuro, il luogo in cui sarà conservato potrebbe tramutarsi in una sorta di Mecca e diventare meta di pellegrinaggi da parte degli informatici ortodossi.

In un Paese serio il Presidente e il management dell’INPS si sarebbero dimessi, magari in maniera clamorosa, eventualmente con un harakiri collettivo in diretta televisiva da Bruno Vespa o da Fabio Fazio. Invece – dando prova di indomito coraggio – hanno atteso il verdetto del Garante imperturbabili come certi gerarchi nazisti a Norimberga.

Quel che hanno scritto Soro e gli altri membri dell’Autorità descrive uno scenario tutto italiano, fatto di cose che non funzionano, di gran commis che non dicono tutta la verità, di aziende che approfittano di un cliente (lo Stato) che “compra” quel che gli viene suggerito senza immaginare apocalittiche debacle, di cittadini condannati a vivere in un girone infernale.

Chi ha pazienza di leggere il provvedimento del Garante ha modo di scoprire chi ha “aiutato” l’INPS a collezionare la più barbina delle figure.

Il documento consente di scoprire chi ha progettato il virtuale “ponte Morandi” sul Polcevera digitale di quell’indimenticabile primo d’Aprile.

Le carte parlano chiaro e raccontano che l’Ente previdenziale “aveva deciso di fare ricorso a un servizio CDN (Content Delivery Network), ritenuto «idoneo per la gestione di questo modello di erogazione di servizio (cosiddetto click day)» e richiesto “il coinvolgimento del supporto Microsoft, al fine di valutare soluzioni tecnologiche che possano aiutare a migliorare le prestazioni del servizio reso attraverso il sito web istituzionale dell’INPS, in previsione di possibili carichi eccezionali”.

Siccome non c’era certezza matematica di entrare nel Guinness dei primati dell’inefficienza, per riuscire nel memorabile disservizio “viene, altresì, coinvolta la società Leonardo la quale fornisce il supporto sistemistico nell’ambito dell’accordo quadro Consip di system management”.

Scoperti i “cuochi” (e in Italia sappiamo quanto siano importanti…) ci si domanda quale sia stata la portentosa ricetta. Ci si chiede quali siano stati gli ingredienti che hanno permesso un “successo” storico come quello dell’INPS DOWN.

Il Garante ci permette di sapere che “Si forma un «tavolo tecnico» tra Inps, Microsoft e Leonardo e viene individuata, come unica soluzione possibile per fronteggiare l’emergenza, l’utilizzo di una Content Delivery Network (CDN)”, optando per “l’offerta tecnologica di Microsoft che, nell’ambito dei servizi Cloud Azure, propone un servizio di distribuzione dei contenuti basato su una propria tecnologia ovvero su tecnologia Akamai, leader del mercato di riferimento”.

La cosiddetta “unica soluzione possibile per fronteggiare l’emergenza” in realtà è stata un flop bestiale e ci si augura che adesso ciascuno paghi per la rispettiva fetta di responsabilità.

Quel giorno – proprio per non perdere nessun tipo di emozione – c’è stato anche un pazzesco malfunzionamento della procedura “Bonus Baby Sitting”, con la caotica situazione innescata dalla “possibilità di accesso con qualsiasi identità digitale, anche il PIN semplificato, a prescindere dal profilo autorizzativo e sulla base del principio che ogni soggetto identificato con una identità digitale può svolgere atti relativi alla sua persona”.

E’ il terribile disastro che nelle premesse del provvedimento il Garante sintetizza in “visualizzazione, modifica, cancellazione o invio all’INPS di domande, contenenti dati personali riferiti a minori, anche con disabilità, da parte di terzi non autorizzati”. Una cosetta da poco, no?

Chi è riuscito in questa epocale impresa? Una società a responsabilità limitata che si chiama “Sistemi Informativi”. Prima che qualcuno pensi ad un affidamento clientelare che non c’è mai stato, è bene specificare che l’azienda è un pezzo di IBM, anzi come si legge su Internet “an IBM company”.

Mentre le mie dita corrono sulla tastiera ho una sorprendete apparizione.

Davanti a me si è materializzato Tridico. Mentre sto per fargli auguri di buon onomastico (la ricorrenza odierna è San Pasquale) mi accorgo di non avere sufficiente confidenza. L’immaginario incontro, però, si dissolve prima che io abbia il tempo per domandargli come mai il Garante non si sia bevuto la storia degli hacker che il Presidente dell’INPS aveva raccontato all’ANSA, che aveva indicato come “violenti attacchi” ad ADN-Kronos, che all’Huffington Post aveva detto essere durato giorni e giorni…

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Umberto Rapetto

Umberto Rapetto

Segno zodiacale Leone, maturità classica alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste e in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata, generale della Guardia di Finanza in congedo, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente universitario e giornalista, è stato consigliere strategico del Presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e poi Group Senior Vice President con delega alle Iniziative e ai Progetti Speciali del colosso nazionale delle comunicazioni da cui è uscito in totale divergenza con le scelte aziendali. Paracadutista e istruttore di tiro rapido, è stato il pioniere delle investigazioni tecnologiche. Protagonista di indagini che rappresentano vere e proprie pietre miliari della lotta al cybercrime, tra cui la cattura degli hacker entrati nel Pentagono e nella NASA nel 2001 e il recupero dei dati del naufragio della Costa Concordia, ha guidato le indagini – svolte su delega della Corte dei Conti – inerenti la mancata connessione delle slot machine al sistema dell’Anagrafe Tributaria con un miliardario danno per l’Erario. Quest’ultima attività investigativa ha determinato il suo trasferimento alla frequenza di un corso al Centro Alti Studi Difesa dove era docente da sedici anni e la pianificata rimozione lo ha indotto a rassegnare le dimissioni dopo ben 11 interrogazioni parlamentari sull’assoluta inopportunità di un suo trasferimento ad altro incarico. In GdF ha prestato servizio – tra l’altro – al Comando Generale, al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e al Nucleo Speciale Investigativo ed è stato direttore del Progetto Intersettoriale “Sicurezza Informatica e delle Reti” all’Autorità per l’Informatica nella P.A. Ha svolto attività di docenza universitaria negli Atenei di Genova, Pisa, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Trento, Chieti/Pescara, Teramo, Parma, Palermo, Macerata, LUMSA di Roma, Cattolica del Sacro Cuore alla sede di Piacenza, LINK Campus – University of Malta – Roma, “LUM – Jean Monnet” di Bari, LIUC di Castellanza. Relatore e chairman in convegni nazionali ed internazionali in materia di criminalità economica e tecnologica, in ambito istituzionale svolge e ha svolto attività di docenza presso la NATO School di Oberammergau (D), le Scuole di Addestramento delle strutture di intelligence, il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica dello Stato Maggiore Difesa, la Direzione Corsi di Elettronica ed Informatica di SMD, la Scuola di Guerra, il Centro Alti Studi della Difesa, l’Istituto Superiore Stati Maggiori Interforze ISSMI, la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, la Scuola Tecnica della Polizia di Stato, l’Istituto Superiore di Polizia, la Scuola di Polizia Giudiziaria Amministrativa e Investigativa di Pescara, l’Accademia della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, la Scuola Sottufficiali della GdF, l’Accademia Navale, l’Accademia della polizia rumena. Come free-lance ha svolto attività didattica presso il Centro di Management ISVOR-FIAT, la Scuola Superiore G. Reiss Romoli (poi Telecom Italia Learning Service) del Gruppo Telecom, l’Istituto di Informatica Direzionale IBM, l’IRI Management, l’Istituto Nazionale di Formazione Aziendale INFORMA, CEIDA, Paradigma, SOMEDIA La Repubblica, CEGOS, il Centro di Formazione Il Sole 24 ORE. Consigliere del Presidente pro tempore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Fabio Pistella, per la sicurezza tecnologica, e in materia di protezione dei dati e dei sistemi informatici dei Presidenti Pippo Ranci e Sandro Ortis all’Autorithy per l’Energia, è stato anche consulente delle Procure presso i Tribunali di Roma, Viterbo, Grosseto, Cosenza, Palermo, Massa, Pescara e Paola, della Commissione Parlamentare diinchiesta sull’AIMA, del Comitato Usura, estorsioni e riciclaggio nell’ambito della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, della Commissione d’inchiesta sull’Affare Telekom Serbia. E’ stato rappresentante e relatore per le rispettive delegazioni italiane in Interpol a Lyon (F), in NSG a Paris (F) e Berlin (D), in MTCR a Munich (D), in Comunità Europea a Strasbourg (F) e a Bruxelles (B), in Europol a Den Haag (NL). Già membro onorario dell’Associazione Italiana di Psicologia Investigativa e dell’Association for Certified Fraud Examiners (ACFE), è certificato “Security Advisor” EUCIP Champion (European Certification for Informatics Professionals). Autore di oltre 50 libri, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1990, ha collaborato con i più importanti quotidiani e periodici nazionali ed è una delle firme de Il Sole 24 ORE e de Il Fatto Quotidiano e del settimanale OGGI. Attualmente è CEO della start-up HKAO – Human Knowledge As Opportunity operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti, della riservatezza dei dati e del controspionaggio industriale con attività di consulenza, coaching, progettazione, formazione. E’ Presidente della Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino (Authority di cui è stato Vice Presidente dall’aprile 2019 al gennaio 2022).

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